26/09/2021 di Manuela Antonacci

Elezioni Cesenatico, Venturi (PdF): «Aiuterò Centri di Aiuto alla Vita»

Per anni ha esercitato il mestiere di ostetrica e ora, che è in corsa per le amministrative, a Cesenatico, convintamente, sostiene la difesa e la promozione della vita, dal concepimento alla fine. Fiorenza Venturi, candidata con il Popolo della Famiglia, a consigliere comunale, a sostegno del candidato sindaco Roberto Buda, ci ha spiegato il perché della sua candidatura e le politiche che porterà in campo a favore della vita e della famiglia, anche a seguito della firma del Manifesto valoriale di Pro Vita & Famiglia e dell'Associazione Family Day.

 

Quali sono le ragioni della Sua candidatura?

«Io sono iscritta al partito del Popolo della Famiglia che ha come programma, prima di tutto, la salvaguardia della vita, dall’inizio, alla sua morte naturale, quindi, il nostro intento è proprio quello di promuovere la vita, poi la famiglia, tant’è vero che in Parlamento è depositato quel progetto che si chiama reddito di maternità che deve servire ad incentivare la natalità che in Italia sta calando paurosamente. Per cui mi sento perfettamente in sintonia con questi principi e questi programmi e anche con Pro Vita & Famiglia che conosco da tempo».

Che idea si è fatta dell’amministrazione uscente?

«Io non sono di Cesenatico, sono di Cesena, abito molto vicino, ma, siccome, sia il sindaco di Cesenatico, sia quello di Cesena hanno gli stessi intenti, direi che non ho un buon giudizio e se proprio dovessi esprimere il mio parere con un voto, direi che voto zero».

Lei ha lavorato come ostetrica, anche da questo deriva la sua attenzione per la vita? Qual è il punto del nostro manifesto che ha sottoscritto, con cui più concorda? Cosa propone di concreto?

«Sì, la mia attenzione alla vita deriva dalla mia ex professione. Di concreto propongo il reddito di maternità che, a Cesenatico, viene accolto dalla lista di Buda, come reddito di maternità per le famiglie con disabili: promuove la formazione di nuove famiglie anche con problematiche. Poi, personalmente, se prima venivo in contatto con tante ragazze che volevano abortire, cercavo di dissuaderle in tutti i modi, anche indirizzandole ai centri di aiuto alla vita. Quindi vorrei fare in modo che anche i rappresentanti dei centri di aiuto alla vita possano entrare nei consultori pubblici, cosa che ora non è assolutamente considerata».

Cosa porterebbe, sotto il profilo umano, della sua esperienza di ostetrica, in consiglio comunale?

«A livello umano, partirei sempre dall’amore per la vita, l’apertura alla vita, favorire l’accesso a questi servizi di volontariato come la caritas, come il centro di aiuto alla vita e anche favorire nelle giovani la conoscenza dei metodi naturali. Come ostetrica vorrei, inoltre, favorire l’allattamento e la presenza più possibile, della mamma accanto al proprio figlio. Dunque vorrei tornare alla proposta di permettere alle mamme di stare il primo anno di vita, accanto ai loro figli, a casa, con un reddito, sarebbe un modo per favorire anche l’ecologia dell’educazione: l’allattamento rientra anche in questa visione ecologica dell’educazione».

 

 

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