16/09/2021 di Luca Marcolivio

Elezioni Cesenatico. Buda (centrodestra): «La famiglia al centro. Ecco il nostro piano»

L’esperienza politica di Roberto Buda nasce sul territorio e affonda le radici nei principi della dottrina sociale della Chiesa e, in particolare, nella sussidiarietà. Ridurre all’essenziale il ruolo dello Stato e della pubblica amministrazione vuol dire dare spazio al privato, che si regge fondamentalmente su due gambe: l’impresa e la famiglia. 47 anni, sposato con due figli, docente di matematica e fisica alle superiori, Buda fa politica attiva dai tempi del liceo (lo stesso dove oggi insegna). Una passione proseguita all’università e segnata da due passaggi fondamentali: l’elezione a consigliere comunale a Cesenatico nel 2001, seguita nel 2011 da quella a sindaco nello stesso comune romagnolo. Oggi, dopo cinque anni di opposizione, Buda punta a riconquistare il massimo scranno nella sua città, sostenuto dall’intero centrodestra locale. A Pro Vita & Famiglia, il candidato sindaco di Cesenatico ha illustrato il suo programma elettorale perfettamente in linea con la sua filosofia di vita e con la sottoscrizione del Manifesto valoriale promosso proprio da Pro Vita & Famiglia e dall'Associazione Family Day.

 

Professor Buda, lei è tra i candidati alle elezioni comunali del prossimo 3-4 ottobre, che hanno firmato il manifesto di Pro Vita & Famiglia per i principi non negoziabili. C’è un punto in particolare del documento che le sta a cuore e che pensa di integrare nel suo programma elettorale?

«Le battaglie per la vita e per la famiglia le ho sempre avute a cuore, credo la famiglia sia il centro nevralgico della società. Se la famiglia è forte, tutta la società sta meglio e la pubblica amministrazione è meno gravata dalle spese. Se la famiglia è forte, tutte le problematiche ad essa legate, possono essere affrontate al meglio e prevenute, per cui credo che una politica centrata sul sostegno alla famiglia sia di grande aiuto per tutti. Da sindaco, è mia intenzione, innanzitutto, introdurre il quoziente familiare e sostenere tutte le associazioni che aiutano le famiglie. Io credo molto nella sussidiarietà: se nel territorio, c’è qualcuno che, per vocazione, risponde ai bisogni della gente, l’amministrazione politica non deve sostituirsi a lui ma sostenerlo. La politica è come una vela che raccoglie il vento della società».

Quali soggetti aiuterete in modo particolare?

«Sosterremo soprattutto le cooperative che aiutano famiglie in situazioni di disagio o che si occupano di inserimento lavorativo dei disabili. Dare legittimamente del lavoro a queste cooperative, è un grande aiuto alle famiglie di questa città. Abbiamo anche in programma di sostenere economicamente le famiglie che hanno disabili in casa. Poi vorremmo riprendere a fare un monitoraggio particolarmente rigoroso sulle graduatorie dei servizi comunali, dalle mense ai trasporti pubblici. Durante il mio mandato da sindaco, scoprimmo cose non troppo belle: spesso per le graduatorie vengono presentate domande da parte di persone che hanno ricchezze nascoste o che guadagnano in nero. Vigileremo affinché ci sia trasparenza, in modo che il Comune possa aiutare chi ha veramente bisogno».

In caso di sua vittoria, dove ci sarà più discontinuità con l’amministrazione uscente?

«Insisto su quanto detto prima: in città, le iniziative dovrebbero essere portate avanti da quelle realtà che agiscono per vocazione. Penso alle associazioni che aiutano le donne in gravidanza o che hanno appena partorito: loro svolgono il proprio lavoro meglio di quanto lo faccia qualsiasi dipendente pubblico stipendiato. Questa è sussidiarietà nel vero senso del termine. L’amministrazione attuale, invece, tende a privilegiare l’accentramento dei servizi comunali, coinvolgendo meno le realtà territoriali. Vorremmo favorire un maggiore rapporto tra la realtà del territorio e l’amministrazione, anche invogliando a mettere più energia nel lavoro che si fa, in modo da dare responsabilità maggiore a chi, già da tanti anni, porta avanti questa missione per vocazione».

Altri ambiti di competenza del Comune, attraverso i quali è possibile sostenere le famiglie?

«Il tema dell’impresa è molto sentito, in quanto, se le imprese generano ricchezza per la città, di riflesso migliora il benessere anche per le famiglie. Attualmente, però, le imprese di Cesenatico sono gravate da una tassazione elevatissima. Sarebbe il caso di ridurre sia l’imposizione fiscale che la burocrazia, dal momento in cui entrambe penalizzano parecchio l’imprenditoria locale. Altro tema all’ordine del giorno è la sicurezza: il territorio si sta riempendo di baby gang e di risse, come non se ne vedevano da anni. Stiamo spingendo per avviare un percorso educativo importante sulla sicurezza nelle scuole. Al tempo stesso, però, le forze nell’ordine nelle strade sono sempre meno presenti, in particolare nei mesi estivi e questo è un grosso problema per una città che vive molto di turismo».

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