23/03/2021 di Maria Rachele Ruiu

Discriminati tra i discriminati. Ecco come i disabili stanno vivendo la Dad

Ci stanno arrivando tantissime segnalazioni a [email protected] di famiglie sconvolte dal cinismo con cui la scuola sta trattando i propri figli disabili, con 104 e bisogni speciali educativi.

Ahinoi, sta andando di moda un’interpretazione davvero vile della circolare del MIUR che lascia all'autonomia del dirigente l'attivazione della didattica in presenza per gli studenti fragili e di una didattica in presenza inclusiva, cioè con piccoli gruppi di pari.
Un paese sano e civile, al contrario, si dovrebbe preoccupare dei più fragili, dei più piccoli.

Gli studenti più fragili e le loro famiglie, ancora una volta, invece, stanno subendo una discriminazione irricevibile per uno Stato civile, qual è l'Italia: tanti di loro sono abbandonati a casa o in classi ghetto.

Per fare un quadro di quello che queste famiglie stanno subendo, vi alleghiamo il post che una scuola di Roma ha voluto pubblicare su facebook: post con cui si canzonano le famiglie che hanno chiesto la didattica in presenza, pubblicamente. 



Ahinoi, nelle segnalazioni che ci giungono, il tono canzonatorio e il disincentivare le famiglie a chiedere questo servizio per i loro figli tornano spesso. Come al solito, solo chi alza la voce, solo chi, come ci raccontava qualche settimana fa il papà di una bimba disabile, “fa il matto”, ottiene di non veder lesi i propri diritti. Noi abbiamo deciso “di fare i matti per voi”, di andare in fondo finché anche l’ultima persona scelga “di non rubare ai poveri”.

Certamente, conosciamo tantissime maestre ed insegnanti che si stanno impegnando come possono, e anche di più, per aiutare i nostri figli a superare questo momento storico che nessuno avrebbe voluto affrontare, ma altrettanto certamente riteniamo inaccettabile il comportamento di questi dirigenti e insegnanti, che se non sono la maggioranza, comunque sono sempre troppi.

“Per fare i matti” con voi, per voi, abbiamo già accompagnato tantissimi mamma e papà, quando ci è stato possibile, in un dialogo costruttivo con il dirigente e il corpo docente.

Quando non è stato possibile, tramite il nostro braccio operativo nella scuola, Generazione Famiglia, che siede ai tavoli FONAGS e FORAGS, abbiamo inviato agli uffici regionali scolastici i casi segnalatoci.

Ovviamente abbiamo chiesto al Miur una circolare dirimente, che inviti caldamente dirigenti e corpo docente a farsi carico dei bisogni di questi alunni già fragili e che già stanno pagando duramente questo momento. Alla fine di questa settimana invieremo tutto quanto stiamo raccogliendo anche al Ministro della disabilità Stefani.

Se anche tuo figlio è un discriminato tra i discriminati, scrivici: siamo pronti a fare i matti anche per te!

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