18/11/2012

Cina, nuovamente condannata attivista per i diritti delle donne

Mao Hengfeng, attivista per i diritti sessuali e riproduttivi e promotrice di campagne contro gli sgomberi forzati, è stata condannata il 6 novembre a un anno di mezzo di “rieducazione attraverso il lavoro” per “disturbo alla quiete sociale”. Amnesty ha 60 giorni di tempo per presentare appello contro la sentenza. Per Amnesty International è una prigioniera di coscienza, che dev’essere rilasciata immediatamente. Era stata arrestata il 30 settembre a Pechino, dove era arrivata per prendere parte alla commemorazione di un attivista scomparso, Tweng Jingdi. Dal 2004, Mao Hengfeng è stata arrestata e torturata numerose volte a causa del suo lavoro in favore dei diritti umani. Il penultimo atto della persecuzione giudiziaria nei suoi confronti risaliva al 2010, quando era stata condannata a 18 mesi di “rieducazione attraverso il lavoro”.

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