03/03/2020

Campagna choc contro Pdl Omotransfobia. PV&F: «#Restiamoliberi. Se anche tu credi che si nasca maschio e femmina rischi una condanna»

COMUNICATO STAMPA

Campagna choc, maxi manifesti contro Pdl Omotransfobia

PV&F: "#Restiamoliberi. Se anche tu credi che si nasca maschio e femmina rischi una condanna"

 

Roma, 3 marzo 2020

“Lo sai che rischi una condanna per omotransfobia se credi che si nasca maschio e femmina e se lo insegni ai tuoi figli? Con l’emergenza coronavirus, la mancanza di letti negli ospedali, l’economia in caos, la priorità per la nostra maggioranza è una legge liberticida? No grazie, #Restiamoliberi è il nostro hashtag, #Restiamoliberi è il nostro appello contro chi vuole toglierci la libertà”. È il grido d'allarme di Pro Vita e Famiglia, che proprio mentre sono in corso le audizioni in Commissione Giustizia sulle Pdl di contrasto all'omotransfobia e dopo la notizia che dal 30 marzo si passerà direttamente alla discussione sul testo in Aula, alla Camera e poi al Senato, ha lanciato la nuova campagna choc per sensibilizzare l’opinione pubblica contro i pericoli nascosti per la libertà di ognuno nella proposta Zan.

L’Onlus, organizzatrice anche del Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, ha predisposto le affissioni dei cartelloni a Roma e successivamente su tutto il territorio nazionale.

Tra i casi eclatanti riportati nei manifesti, anche quello di un pasticcere che è stato condannato per essersi rifiutato di fare una torta di nozze per una coppia gay (caso realmente accaduto a Denver negli USA).

Per Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia “Zan e i suoi compari, col pretesto di voler proteggere le persone omosessuali o transessuali modificando gli articoli 604 bis e ter del Codice penale, in realtà toglieranno la libertà di pensiero e di parola alla maggioranza degli italiani e a quanti si battono contro l’ideologia gender insegnata nelle scuole ai nostri bambini, a quanti credono che i nascituri nascono da e hanno bisogno di mamma e papà, a quanti credono che i sessi sono due, maschio e femmina”.

Perchè creare una "categoria protetta privilegiata", di persone da tutelare in base al proprio comportamento sessuale, violando palesemente il principio costituzionale di uguaglianza di tutti i cittadini?”.

Per Pro Vita & Famiglia, infatti, “esistono tantissime discriminazioni: o  basate sull’età; o  basate sulla disabilità; o  politiche; o  sindacali; o   sessuali; o  basate sulle condizioni sociali; o  basate sulla lingua; o  basate sulle caratteristiche fisiche, sui tratti somatici, sull’altezza, sul peso; o  basate sullo stato di salute; o  basate sulle convinzioni personali. Perchè le discriminazioni dovrebbero essere solo contro omosessuali e trans o di genere? Che facciamo creiamo una legge per ogni categoria?”.

Per PV&F infine la legge tutela ogni persona. Una cosa è la protezione dalla violenza altra cosa è la censura: in questo caso si arriverà a sanzionare persino con la reclusione ogni manifestazione di non approvazione o di contrasto alle posizioni LGBT, interpretabile come istigazione alla discriminazione omotransfobica. E’ un vero e proprio scandalo

 

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