15/03/2022 di Manuela Antonacci

Bergamo: mozione per aiutare chi ha Sindrome di Down, ma sinistra nega esistenza aborto eugenetico

Lunedì scorso è stata votata, in consiglio comunale a Bergamo, la mozione presentata dal consigliere di Fratelli d'Italia Filippo Bianchi, finalizzata a promuovere l’inclusione delle persone con Sindrome di down, in vista della Giornata mondiale del prossimo 21 marzo. Una buona notizia, dunque, se non fosse per la nota stonata della pretesa dei partiti che hanno voluto l’eliminazione, dal testo, di ogni riferimento – e dunque condanna - alla pratica dell’aborto eugenetico, proprio in merito alla sindrome di down. Ne abbiamo parlato direttamente con il consigliere Bianchi, promotore dell’iniziativa.

Consigliere, una presa di posizione contraddittoria o quantomeno ambigua, quella della Sinistra?

«Sembra che chiudano gli occhi di fronte ad una realtà che è l’aborto eugenetico eppure ci sono paesi dell’Unione Europea che intendono diventare “down free”…. Ovvero che applicano la pratica dell’aborto, ai bambini a cui, nel grembo materno, viene diagnosticata la sindrome di down. Una discriminazione gravissima di cui, però, non volevano si facesse nemmeno cenno nelle premesse. Io ho dovuto accettare questa loro condizione purché fosse approvata la mozione, ma ho rimarcato pubblicamente questo atteggiamento contraddittorio della Sinistra e per questo tre consiglieri Conti, Deligios e Zaccarelli si sono astenuti, durante la votazione. Un cortocircuito ideologico: ci si proclama contro le discriminazioni ma poi quando si fa riferimento ad uno strumento di discriminazione cruento come l’aborto selettivo, ci si tira indietro. La verità è che il loro appoggio all’aborto è incondizionato e hanno un elettorato dietro che è “iper abortista”, non potrebbero mai andare contro i loro interessi, da questo punto di vista».

In concreto, cosa viene proposto nella mozione?

«Abbiamo proposto di favorire e patrocinare anche economicamente i progetti in essere dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Bergamo e di altre associazioni senza scopo di lucro presenti sul territorio, ma anche progetti da portare avanti nelle scuole. Abbiamo anche deliberato di rafforzare percorsi volti a migliorare le condizioni di vita delle persone con sindrome di down, abbiamo invitato l’amministrazione a sviluppare percorsi di supporto anche con il coinvolgimento di altre istituzioni, affinché siano garantite sempre il supporto e l’assistenza necessari ai genitori bergamaschi con figli con sindrome di down. Abbiamo, inoltre, invitato l’amministrazione a promuovere iniziative di sensibilizzazione volte ad aumentare il rispetto e l’inclusione sociale delle persone con sindrome di down e dei loro familiari e anche a supportare le persone con sindrome di down che dovessero subire discriminazioni sul lavoro o in ambito educativo. Tutte queste iniziative sono state deliberate. Votate da una sinistra che ha preteso di omettere, nelle premesse della mozione, la realtà dei fatti legata agli aborti eugenetici e ai paesi dell’unione europea che hanno dichiarato di voler diventare “down free”. La loro volontà, insomma, supera persino la realtà».

In occasione del 21 marzo proporrete altre iniziative?

«Io ho chiesto di organizzare qualcosa e ci auguriamo che venga organizzata davvero qualche iniziativa, per ora non abbiamo avuto risposta dagli assessorati, difficilmente però noi dell’opposizione veniamo messi al corrente in modo diretto e puntuale. Molte volte veniamo a conoscenza delle iniziative della maggioranza solo in seconda battuta».

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