04/11/2017

Bambini e orchi nel regno del cinema

Che nel mondo scintillante di Hollywood i bambini avessero vita non facile è cosa risaputa. Almeno da chi ha occhi per vedere e orecchi per sentire.

Di bambini abusati, in quell’ambiente, se ne parla da sempre.

Oggi lo scandalo che ha coinvolto il produttore Weinstein ha riaperto il Vaso di Pandora. Chi conosce la storia della scuola di Francoforte sa che Horkheimer e Adorno, trascorsero gli anni della seconda guerra mondiale a Hollywood: non è un caso che l’industria dell’intrattenimento sia oggi l’arma più potente del marxismo culturale, nella sua rivisitazione “gender”. Infatti a Hollywood regnano il lusso e la lussuria,  l’omosessualismo e – alla fine –  il nichilismo più disperato.

E l’ottimo Francesco Boezi, su Il Giornale, ci ricorda il documentario  che già nel 2015 avrebbe svelato l’esistenza di una vera e propria rete di pedofili che abusano dei bambini che entrano nel circuito cinematografico più famoso del mondo a un caro prezzo.

An-Open-Secret_Hollywood_pedofilia_bambini« An Open Secret è un’inchiesta video, disponibile su Vimeo gratuitamente, che indaga su casi d’abusi sui bambini perpetrati all’interno della più famosa e celebre industria cinematografica del mondo. Il documentario comincia analizzando il commercio di foto pedopornografiche dei giovani attori hollywoodiani che avverrebbe su Ebay. A metterle in vendita, secondo quanto mostrato da Amy Berg, autore del documentario, sono gli agenti delle giovani star. Altre testimonianze presenti nell’inchiesta, poi, evidenziano come alcuni agenti abbiano costretto i piccoli attori a dormire con loro oppure a partecipare a pigiama party e feste nudiste in piscina, con tanto di alcool e farmaci al seguito. Solo uno degli accusati presenti nel video si sarebbe dimesso dagli organi di rappresentanza ufficiale.»

L’articolo di Boezi riporta le testimonianze di Elijah Wood, il famosissimo Frodo, protagonista della saga del Signore degli Anelli e degli Hobbit, Corey Feldman, star dei Goonies, che  girerà un film denuncia  «che sarà la rappresentazione più vera e onesta degli abusi sui bambini mai portata sullo schermo»; Michael Egan, un ex attore-bambino, che ha raccontato come i bambini venivano adescati per partecipare a orge. Tutti concordano sul fatto che le denunce dei bambini sono poche, ma quelle poche non hanno seguito perché coinvolgono personaggi potenti, intoccabili, nel mondo del cinema.

Prosegue Boezi: «Alla reale e concreta esistenza di una vera e propria rete di pedofili, inoltre, sarebbero, secondo alcuni, collegabili casi di tossicodipendenza e di morti premature tra i giovani attori hollywoodiani».

Redazione

Fonte: Il Giornale


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