01/08/2013

Ambientalisti: il “diritto alla vita” della terra batte quello del genere umano

Continuiamo a dare l’allarme in merito al fatto che il movimento ambientalista sta divenendo sempre più radicale e anti-umano. La proposta di legge internazionale riguardo l’”ecocidio” vorrebbe punire in larga scala lo sviluppo delle risorse come un crimine affine al genocidio.
Polly Higgins, il leader del movimento sull’ecocidio, ora afferma che la terra ha un “diritto alla vita”. Da un’intervista a Earth Island Journal:

Noi abbiamo il dovere di cura dell’umanità. E se guardiamo al nostro dovere di cura per gli esseri umani, al più alto livello, quello che abbiamo al centro stesso di questa premessa è il diritto alla vita. E’ il nostro diritto più importante. Infatti, senza questo diritto, nessun altro diritto può esistere. E dall’altro lato della medaglia dei diritti umani ci sono i doveri e gli obblighi che nascono dai diritti stessi. Ciò è statuito dal riconoscimento di crimini come l’assassinio o il genocidio.
Questi crimini creano un dovere giuridico di tutela, in base al quale spetta a ciascuno non uccidere un altro essere umano.
Mi è sembrato che, di fatto, stiamo omettendo di riconoscere il diritto fondamentale della terra alla vita come il più importante di tutti. Stiamo distruggendo la terra! Se si riconosce che la terra ha diritto alla vita, allora si deve creare una sorta di crimine internazionale, non “di guerra”, ma in tempo di pace, che protegga questo diritto fondamentale .

Meditate: se la “terra” ha un “diritto alla vita”, significa ammettere la fine del valore unico dell’essere umano, la scomparsa dell’”eccezionalismo” umano.
Questo significa la forzata e continua destituzione di questo valore in paesi ricchi di risorse ma economicamente poveri, perché la vita della terra importerà più di quella di masse umane disperate.
Questo significa insomma il sacrificio dell’umanità sull’altare di un concetto neo-pagano della terra quale essere vivente (Gaia), mentre noi saremmo una specie vivente come le altre, priva di un valore intrinseco e particolare.

Traduzione a cura di Ilaria Sambuceti

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

di Wesley J. Smith

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