01/09/2020

Notizie PVF, n.88: Quale scuola?

Nel momento in cui questa Rivista va in stampa non sappiamo ancora come ricomincerà la scuola in questo anno 2020-2021. Siamo preoccupati dall’incertezza, dalla situazione grave in cui versano le paritarie (scuole pubbliche, ricordiamolo, come quelle statali), dagli “imbuti da riempire” della Azzolina, dai trespoli a rotelle di Arcuri (trespoli, non banchi: vanno bene per prendere appunti in una sala conferenze, ma non per fare scuola, con libro, quaderno, squadra e riga… Ha detto bene qualcuno che saranno ottimi strumenti di svago: avremo le giostre e l’autoscontro in classe) e da molte altre questioni.

Ma soprattutto siamo preoccupati per la sorte della proposta di legge Boldrini-Zan-Scalfarotto, quella sull’omotransfobia, contro la quale abbiamo protestato tutto il mese di luglio (potete vedere una rassegna di foto al centro della rivista, un piccolo tributo per tutti coloro che sono scesi in piazza con noi, in tutta Italia). Guardando all’ambito scolastico, se la proposta in questione passasse così com’è, all’art. 5 del testo unificato in discussione si prevede l’«Istituzione della giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia», in occasione della quale dovranno essere «organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile, anche da parte delle amministrazioni pubbliche, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado»: il che vorrà dire porte aperte a tutte le associazioni LGBTQIA(...)  che verranno a spiegare ai nostri figli, anche ai bambini dell’asilo, il loro stile di vita “inclusivo”.

Questo non lo accetteremo mai. Per questo non smetteremo mai di protestare, a costo di finire in galera, come vorrebbe la proposta Zan: i bambini non si toccano!

 
Toni Brandi
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