01/02/2020

A febbraio si celebra il Darwin Day, su Notizie Pro Vita & Famiglia

Un modo subdolo con cui la cultura della morte si insinua nelle nostre teste, al fine di destrutturare - cioè distruggere - l’uomo è quello di sminuirne la dignità rispetto agli animali e al creato (è vero: è più di moda chiamarlo “ambiente”, ma per noi è e resterà il “creato”). Strumento principe di questo lavorìo, come la proverbiale goccia che buca le pietre, è la diffusione su larga scala e con ogni mezzo della teoria per cui l'uomo non è che una scimmia un pochino più evoluta; e il Darwinismo, nelle sue diverse sfaccettature, è divenuto un dogma indiscutibile, predicato soprattutto dai libri scolastici e dagli insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado. Eppure lo stesso Darwin ammise che fino a quel momento non c’era alcuna prova della transizione fra la scimmia e l’uomo; ma, diceva, certamente in futuro se ne sarebbero rinvenuti. Tuttavia  quasi 150 anni dopo questo “anello mancante" non è ancora stato trovato. 
Comunque, da quando il celebre naturalista morì, nel 1882, il 12 febbraio di ogni anno si celebra il Darwin Day per ricordarne il dies natalis. 
Nell’occasione, noi abbiamo pensato di regalare a tutti i nostri Lettori un antidoto a questo veleno che ci sorbiamo a piccole dosi da decenni: vi proponiamo ben venti pagine di riflessione e approfondimento sul darwinismo e sull’evoluzionismo. 
In Italia, i Darwin Day vengono celebrati dal 2003 grazie soprattutto, anche se non esclusivamente, all'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ai quali volentieri dedichiamo questo numero di Notizie Pro Vita & Famiglia.
 
Toni Brandi
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