No alla legge sul suicidio assistito. Firma ora!

Il 17 luglio è previsto l’approdo in Senato del testo unico finalizzato a legalizzare il suicidio assistito, proposto dalla maggioranza di centrodestra.
Un mostro giuridico che aprirebbe la strada a una deriva eutanasica, mietendo migliaia di fragili vittime innocenti e facendo cadere l’Italia in un baratro di morte e ingiustizia da cui non sarebbe possibile tornare indietro. Se la legge venisse approvata, infatti:
- Verrebbe istituito un “Tribunale della Vita e della Morte”: un comitato di burocrati scelti arbitrariamente dal Governo che avrebbe il potere di decidere se una vita ha ancora abbastanza valore per essere vissuta o se può essere soppressa.
- Verrebbero garantite le cure palliative, ma solo entro il 2028, mentre la scorciatoia per la morte sarebbe disponibile immediatamente: facendo passare il pericolosissimo messaggio che lo Stato non ha il dovere di curare la sofferenza dei cittadini, ma può aiutarli a togliersi di mezzo.
- Si inventerebbe la nuova professione del “Tecnico della Morte”, trasformando un crimine in una fredda e accettabile procedura e sdoganando l’idea che sopprimere un malato non sia un omicidio, ma un “servizio”.
- E - ancora più grave - trasformerebbe la nostra società in una società dello scarto e della morte, dove chi è più fragile non verrebbe più curato, ma indotto a suicidarsi. I fautori di questa legge parlano di “libertà di scelta”, ma non c’è “libertà” nello “scegliere” la morte quando lo Stato nega con i fatti l’alternativa di una vita senza dolore. Le istituzioni, infatti, offrirebbero il suicidio come “soluzione”, e le persone più fragili inizierebbero a considerarlo come l’unica opzione possibile e persino auspicabile.
Non è una previsione, perché l’esperienza di altri Stati che hanno normative simili sul fine vita ci consente di gettare uno sguardo sul futuro che ci aspetterebbe: lo stesso caso del Canada, dove offrono la morte ai disabili per risparmiare sui sussidi; o dell’Olanda, dove l’hanno concessa a una ragazza di 17 anni per depressione.
Quella che oggi chiamano “scelta” per pochi, domani diventa un “diritto” per molti, e alla fine, un “dovere” per chiunque sia considerato un peso. Ma la verità scritta nel cuore della nostra civiltà è che una vita in pericolo va sempre salvata, una persona malata va sempre accudita.
Firma ora per chiedere alla maggioranza di centrodestra di ritirare immediatamente la proposta di legge sul suicidio assistito! Non sono stati eletti per somministrare la “morte di Stato” ma per proteggere la vita dei propri cittadini!
Firma subito questa petizione:
No alla “morte di Stato” proposta dal centrodestra! La maggioranza fermi il disegno di legge che legalizzerebbe il suicidio assistito, aprendo le porte al baratro della deriva eutanasica, e difenda i malati e i più fragili!
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Resta aggiornato! Questa causa avrà presto degli sviluppi importanti. Per sapere che cosa accadrà, acconsenti a ricevere informazioni sulle iniziative di Pro Vita & Famiglia, nel pieno rispetto della normativa sulla Privacy?;