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La Raggi e lo IAP vietano di criticare l’utero in affitto. Noi non ci stiamo! Firma anche tu!

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La campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, contro l’utero in affitto ha fatto esplodere un caso nazionale. I manifesti mostrano un bambino comprato da una coppia di uomini con la scritta: “Due uomini non fanno una madre. Stop utero in affitto”. Incredibilmente, dopo che il Comune di Roma ha sanzionato i nostri manifesti, ora anche l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ci ordina di rimuoverli.

Vogliono censurare chi si oppone alla barbara pratica dell’utero in affitto! Ci vogliono togliere la libertà di difendere il diritto dei bambini a crescere con la loro mamma e il loro papà.

Firma – compilando il modulo – per chiedere al Comune di Roma e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria di revocare ogni provvedimento preso contro la campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia.

Firma e diffondi fra i tuoi amici e contatti per rivendicare la libertà di espressione e di criticare pubblicamente l’utero in affitto.

Il Sindaco Virginia Raggi, non solo ha ordinato la rimozione e l’oscuramento dei manifesti, ma ci ha inflitto pesanti sanzioni e ha approvato una memoria per contrastare sistematicamente le campagne di comunicazioni di Pro Vita e Generazione Famiglia, perché sarebbero «omofobe e lesive dell’altrui dignità»

Ora è arrivata anche l’ingiunzione dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) che ci ordina di rimuovere i manifesti. Perché? Incredibile a dirsi: i nostri manifesti lederebbero la dignità del bambino! Insomma, secondo lo IAP, se tu denunci una pratica che è illegale in Italia e che rende i bambini oggetto di compravendita, sei tu che ledi la dignità dei bambini! Ma come si fa a rappresentare e denunciare l’utero in affitto, se non come compravendita di bambini orribilmente privati della madre?

Come vedi, è una ignobile scusa per censurare qualsiasi campagna sul diritto dei bambini a non essere privati della mamma, a non essere comprati da una coppia di acquirenti che sfruttano l’utero di una donna.

Firma subito questa petizione:

Chiedere al Comune di Roma e all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria di revocare ogni provvedimento preso contro la campagna di Pro Vita e Generazione Famiglia; - Rivendicare la libertà di criticare pubblicamente la pratica dell’utero in affitto e di difendere il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà.

Rivendicare la libertà di criticare pubblicamente la pratica dell’utero in affitto e di difendere il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà.

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