10/11/2014

Violenza LGBT contro Gianfranco Amato. E le istituzioni che fanno?

Dopo quanto accaduto a Gianfranco Amato a Viareggio, abituale destinatario della violenza LGBT, riportiamo il comunicato stampa dei Giuristi per la Vita.

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I Giuristi per la Vita denunciano il grave atto vandalico perpetrato a danno dell’automezzo del presidente avv. Gianfranco Amato, avvenuto mentre questi era impegnato come relatore nella conferenza tenutasi sabato 8 novembre 2014 a Viareggio, dal titolo “Omofobia o Eterofobia? Gendercrazia: a rischio la libertà di espressione”.

Un altro aspetto particolarmente grave di questa vicenda sta nel fatto che neppure un agente delle forze dell’ordine abbia presidiato il luogo in cui si è svolta la conferenza, nonostante gli organizzatori avessero inviato il giorno precedente (7 novembre, ore 19.11) una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica certificata del locale Commissariato di Polizia in cui, tra l’altro veniva precisato quanto segue: “Per il contenuto del tema trattato e la presenza del relatore, l’avvocato Gianfranco Amato Presidente dei Giuristi per la vita, che ogni giorno è oggetto di minacce da parte di associazioni di attivisti lgbt riguardo il suo impegno a difesa della vita e della famiglia, abbiamo sufficienti motivi per pensare che si possano presentare persone con intenzione di creare disordini e Vi chiediamo di sorvegliare la situazione”.

Le istituzioni preposte alla tutela dell’ordine pubblico non possono ignorare le potenziali situazioni di criticità segnalate dai cittadini, né possono rifiutarsi di presidiarle, poiché tale grave atteggiamento omissivo crea nei facinorosi l’idea di godere di una sorta di impunità.

Gli episodi di sopraffazione e violenza vanno stroncati sul nascere, altrimenti rischiano di alimentare una pericolosa escalation.

Si continua ad avvertire l’impressione che alcuni tutori dell’ordine non abbiano imparato nulla dalla lezione di quanto accaduto il 5 ottobre 2014 in occasione delle aggressioni di alcuni partecipanti alle diverse manifestazioni del movimento “Sentinelle in piedi” svoltesi su territorio nazionale.

I Giuristi per la Vita chiederanno alle Autorità Istituzionali preposte di fare piena luce su questi continui errori di sottovalutazione delle situazioni a rischio preventivamente segnalate, e del grave comportamento omissivo che ne deriva.

Il presidente
Avv. Gianfranco Amato

 

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