05/03/2016

Utero in affitto e ‘secoli bui’. Ecco perché il Medioevo era meglio

La già folta schiera di firme – più o meno note, più o meno addentro alla questione – che si sono pronunciate contro l’utero in affitto continua ad allungarsi.

Come dicevamo, tra gli oppositori di questa pratica ci sono anche persone apparentemente inimmaginabili: da destra e da sinistra, l’irragionevolezza – e la barbarie – di questa pratica unisce chiunque abbia il coraggio di guardare alla questione con lucidità e senza condizionamenti ideologici (e politici).

In ordine temporale, uno degli ultimi nomi ‘illustri’ che si è pronunciato contro l’utero in affitto è Massimo Fini. Spirito libero per eccellenza, giornalista e scrittore, fondatore del Movimento Zero e redattore del Manifesto dell’antimodernità, Fini è la classica persona che piace, o che non piace. Non ci sono vie di mezzo.

Nel suo “deambulare alla ricerca di spazi liberiscrive sul suo blog -, ha collaborato con quasi 100 testate“. Ora scrive per il “Il Fatto Quotidiano”, “Il Gazzettino” e dirige il mensile “La Voce del Ribelle”, ed è proprio sul primo quotidiano citato che il 3 marzo ha pubblicato un articolo che fin dal titolo lascia poco spazio all’interpretazione: Utero in affitto, la modernità ha perso il senso del limite.

Una voltaesordisce FiniEdoardo Amaldi, che se ne intendeva perché era uno dei creatori della Bomba atomica, mi disse: ‘Non c’è niente da fare: l’uomo se può fare una cosa prima o poi la fa’. [...] Quindi la domanda è: l’uomo deve fare tutto ciò che la Scienza tecnologicamente applicata gli permette di fare? La risposta che la società moderna dà a questa domanda è sostanzialmente affermativa. Ma non è stato sempre così”. I Greci, spiega a titolo d’esempio il giornalista, sapevano quando era il momento di fermarsi: “intuivano o capivano che andare a modificare e replicare la Natura è pericoloso“.

Questo senso del limite nel mondo moderno è venuto meno. Al giorno d’oggi tutto quello che è possibile, viene fatto. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

gravidanza_utero_in_affittoFini porta l’esempio dell’utero in affitto – “l’onorevole Marzano ci dice che il termine corretto è ‘gestazione per altri’: è tipico di questa società bizantina credere di poter cambiare le cose cambiando le parole” -, che tuttavia è solo un pallido preludio di quello che sarà, se si procede sulla strada imboccata. Infatti, sostiene, “[...] è certo che nel campo della procreazione faremo parecchi passi avanti sulla strada della cosiddetta ‘modernizzazione’, come la possibilità di una donna di autofecondarsi prendendo gli elementi essenziali dell’embrione dal proprio corpo (su questo punto la ricerca è già molto avanzata). Ha ragione Grillo: gli orrori del presente, partoriti dalla mente dei vari Frankenstein, non sono che un pallido fantasma di ciò che ci aspetta nel futuro. I ‘secoli bui’ non sono quelli che, riferendosi al Medioevo, vengono definiti tali. I ‘secoli bui’ sono quelli che stiamo vivendo“.

Redazione

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