Al Senato USA, si continuerà a discutere la legge approvata dalla Camera che vieterebbe l’aborto oltre la ventesima settimana di gravidanza: il Pain Capable Unborn Children Protection Act*.
Purtroppo ieri si è dovuta registrare una battuta d’arresto ad opera dei senatori del Partito Democratico che hanno impedito di andare immediatamente al voto con un’azione di ostruzionismo.
Intanto però sono 15 gli Stati federati USA che hanno adottato a livello nazionale un Pain Capable Unborn Children Protection Act. L’ultimo in ordine di tempo è stato il Kentucky.
«Gli americani saranno indignati dal fatto con i senatori del Partito Democratico che si rifiutano di proteggere i bambini non ancora nati che possono provare dolore. La stragrande maggioranza dei cittadini USA sostiene questo disegno di legge: si calcola che anche il 56% dei democratici e il 56% di quelli che si identificano come “pro choice“», ha affermato Carol Tobias, presidente di National Right to Life.
La battaglia quindi non è finita: il presidente Trump in occasione della March for Life (primo presidente USA a parlare ai manifestanti per vita) aveva detto che promulgherà volentieri il testo di legge quando arriverà sulla sua scrivania.
Redazione
*I piedini che vedete nella foto, sono di un bambino concepito da 10-11 settimane: già a quell’età molti studiosi affermano che i bambini possono sentire dolore. Ma dalle 20 settimane in poi non c’è nessuno che possa negarlo: questo è il motivo del termine posto nel Pain Capable Unborn Children Protection Act.
Bisognerebbe che qualcuno spiegasse queste cose a quelli che gestiscono il sito Bufale.net: hanno scritto che la Bonino con la pompa di bicicletta «aspira il contenuto dell’utero, ancora informe e grumoso, prima del terzo mese, cioè prima che l’ovulo fecondato si agganci alla parete dell’utero e inizi il ciclo morfologico, cioè prenda forma. Fino a quel momento l’ovulo fecondato non è vitale né capace di vita».
Il “contenuto dell’utero informe e grumoso” ha quei piedini, però. E “l’ovulo fecondato” si impianta nel giro di 7 – 8 giorni dalla fecondazione. E si potrà discutere a livello filosofico se quel “materiale informe e grumoso” (che ha il cuore che batte, le mani, i piedi, ecc.) sia una persona o no, ma che sia una vita umana, unica e irripetibile fin dal momento del concepimento, non lo nega più nessuno.
Saranno bravi a scovare le bufale, su quel portale, ma devono stare più attenti ai somari.
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto