26/11/2013

Tasmania, Australia depenalizza l’aborto rendendolo solo un’altra procedura medica

L’aborto è già legale in Australia, ma lo stato australiano della Tasmania ha posto ufficialmente l’aborto fuori dal codice penale e non sarà più visto come la soppressione della vita umana, ma piuttosto solo un’altra procedura medica.

Mark Brown, direttore dell’Australian Christian Lobby ha informato LifeNews con un comunicato stampa di essere deluso con il suo movimento. Il suo gruppo ha sconvolto la Camera alta della Tasmania che ha approvato una legge che renderà più facile ottenere un aborto nello stato.

Brown ha detto che l’aborto è già legale nello stato, ma il passaggio della proposta di legge di oggi, che rimuove l’aborto dal codice penale e lo mette nel codice sanitario, significa che l’aborto nello stato non sarà più visto dal governo come togliere un’altra vita, ma come una semplice procedura medica.

“I diritti dei bambini sono meno protetti in questo contesto poiché il codice penale riconosce che questa non è solo che un’altra procedura medica”, ha detto.

Ha detto che le donne avranno meno restrizioni all’accesso all’aborto ora che non dovranno ottenere il consenso dei medici per ragioni mediche o psicologiche fino a dopo 16 settimane.

“Questo significa che c’è meno probabilità che una donna abbia il consenso informato della sua decisione. La maggior parte delle donne e delle ragazze che hanno avuto aborti lo hanno fatto a causa di una mancanza di sostegno dei partner, dei genitori e degli amici. La ricerca mostra che il 70 % delle donne dicono che non restava loro altra alternativa che l’aborto”.

Brown ha affermato inoltre che nonostante gli aspetti del disegno di legge siano meno discutibili di quanto lo erano originariamente, la libertà di coscienza non è stata accolta.

“La legge impone ai medici che fanno obiezione di coscienza di consegnare alla madre un opuscolo con le indicazioni di dove può andare ad abortire. Però molti medici così si sentono ugualmente complici; avrebbero voluto poter offrire alla paziente delle alternative all’aborto“.

“Anche la libertà di espressione è stata una vittima di questo disegno di legge con l’introduzione di multe e la possibilità di reclusione fino a 12 mesi per coloro che volessero organizzare una veglia silenziosa di preghiera all’esterno di una clinica per aborti”, ha detto.

Mr Brown ha  infine elogiato quelli che hanno votato contro la normativa – Windemere MLC Ivan Dean, Launceston MLC Rosemary Armitage, Elwick MLC Adriana Taylor, Montgomery Liberal MLC Leonie Hiscutt e Rumney MLC Tony Mulder.

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

di Steven Ertelt

Blu-Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.