26/03/2014

Tarzia (LS): la giunta Zingaretti incoraggia l’aborto “fai da te”

Parole di sconforto e delusione da parte dell’On. Tarzia nei confronti della delibera firmata da Nicola Zingaretti sulla decisione che stabilisce che l’aborto tramite Ru486 potrà avvenire anche in day-hospital. Riportiamo per intero il comunicato stampa pervenuto alla nostra redazione diffuso dall’ufficio stampa dell’On. Tarzia.

*******

“La delibera firmata oggi (25 marzo n.d.r.) dal presidente Nicola Zingaretti, che stabilisce che l’aborto, mediante la pillola Ru486, potrà avvenire anche in day-hospital, rappresenta a tutti gli effetti una grave forzatura ideologica in un panorama già di per sé preoccupante come quello della Regione Lazio, dove nel solo 2012 si sono registrati 12.000 aborti, senza contare la stima ancora impressionante degli aborti clandestini”. Lo afferma Olimpia Tarzia, vicepresidente della V commissione cultura della Regione Lazio. “La RU486 è un aborto procurato, a tutti gli effetti e come tale va trattato, non è concepibile che la Regione non tenga conto delle indicazioni del Governo riguardo l’obbligo di ricovero ospedaliero in regime ordinario per tutti i giorni necessari al completamento dell’atto abortivo. Stiamo parlando di una sostanza chimica che, oltre che porre fine ad una vita umana, può comportare gravi rischi per la salute e per la vita stessa della donna (come già accaduto). L’aborto chimico non è affatto meno traumatico di quello chirurgico e può comportare pesanti complicazioni, sul piano fisico e su quello psicologico. Nel 10% dei casi, infatti, l’assunzione della pillola RU486 può portare a copiose emorragie con conseguente necessità di trasfusioni sanguigne. La delibera firmata da Zingaretti, inoltre, bypassa la stessa legge 194, poiché tutta la procedura abortiva deve avvenire entro le strutture ospedaliere: nell’80% dei casi l’espulsione dell’embrione morto avviene durante la terza giornata. Le Istituzioni – aggiunge Tarzia – nel loro doveroso compito di tutela sociale della maternità, dovrebbero offrire soluzioni alternative al ricorso all’aborto, spesso dettato dalla solitudine e dalle pressioni sociali ed economiche che quasi sempre opprimono una donna di fronte ad una gravidanza inattesa, invece, con la delibera odierna, la Giunta Zingaretti sta gettando le basi per incoraggiare ‘’aborto fai da te’ lasciando le donne ancora più sole a gestire un vero dramma nel bagno di casa. Questo, secondo la giunta di centrosinistra, è attribuire ai consultori ‘il giusto  ruolo e la dignità che meritano questi servizi, nel campo della prevenzione, dell’assistenza e del diritto alla salute’? Questa sarebbe la riqualificazione e il rilancio dei consultori che ha in mente? Ma di che stiamo parlando? Facciamo veramente fatica a rintracciare nella sua delibera odierna parole come ‘prevenzione’, ‘assistenza’, ‘giusto ruolo’, ‘dignità’. Forse bisognerebbe ricordare al Presidente e a quanti oggi esultano per questa delibera, che la L.194, da loro così difesa, all’at. 5, cita testualmente che: ‘Il consultorio ha il compito di esaminare con la donna e con il padre del concepito le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza’. Con questa delibera la Gunta sceglie, invece, di lavarsene le mani, riesumando un vecchio slogan tanto caro ad un certo veterofemminismo, ma ribaltandoglielo contro: ‘l’utero è tuo e te lo gestisci tu’.

dott. Gianluca Di Bella
Ufficio stampa

Festini

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.