05/01/2015

Si potrà, in Lombardia, parlare a difesa della famiglia ?

Abbiamo pubblicato ieri l’invito al convegno «Difendere la famiglia per difendere la comunità»,

Si terrà il 17 gennaio all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia con l’intervento del governatore Roberto Maroni.

Il Corriere.it dà voce alle pesanti critiche del Pd e delle associazioni Lgbt, indignate anche perché sulla locandina appare il simbolo dell’Expò.  Ne riportiamo un florilegio:

«La Regione eviti di sporcare l’immagine di Expo e di finire nel ridicolo, rifiutando di concedere la sala e il patrocinio a un’iniziativa omofoba, organizzata da Obiettivo Chaire e Alleanza Cristiana» (alla faccia della libertà di manifestazione del pensiero) ( e poi non è Alleanza Cristiana, ma Alleanza Cattolica).

«Le Associazioni, che propongono tali assurde tesi, facciano queste iniziative da sole. Il governo chieda alla Regione Lombardia di fare un passo indietro».

«Nel 2015 c’è ancora chi considera l’omosessualità una malattia: si chiama Roberto Maroni»,

Molto contestata, in particolare, l’adesione di Obiettivo Chaire: associazione che si occupa di quelle «persone che, pur avvertendo tendenze e pulsioni omosessuali, rifiutano la logica militante dell’attivismo gay e chiedono di essere accompagnati ad articolare e a superare il loro disagio, ritrovando il disegno originario di Dio sulla loro vita»: ma come! Abbiamo tutti “genere fluido”, possiamo cambiare sesso anche tutti i giorni più volte al giorno, e un omosessuale invece no: non  può decidere di cambiare! Allora questa è vera omofobia!

La replica ufficiale di Palazzo Lombardia: «Il convegno promosso legittimamente e convintamente dalla Regione ha come unico scopo quello di riflettere sul valore e sul futuro della famiglia naturale, che per noi rappresenta il modello cardine di famiglia». Si schiera in difesa del convegno anche Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord: «Ormai la famiglia tradizionale è una specie da proteggere...» E ancora: «Tutte le volte che si organizza qualcosa sulla famiglia — continua Romeo — scoppia il finimondo, forse questo significa che l’obiettivo di certe associazioni non è tanto quello di difendere i diritti dei gay, ma piuttosto di distruggere il concetto di famiglia tradizionale». «Questo convegno — ha concluso Romeo — è un incontro preparatorio alla grande festa della famiglia tradizionale che la Regione terrà presumibilmente in primavera, così come stabilito dall’ordine del giorno votato dal consiglio regionale e di cui sono primo firmatario».

Riusciranno, in Lombardia, a resistere alla gogna mediatica che si sta montando contro il buon senso e la ragione naturale?

Redazione

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