04/10/2015

Sentinelle In Piedi, a Roma, davanti a Montecitorio, in 400

Anche ProVita era con le Sentinelle In Piedi: circa quattrocento persone, stipate in un angolo di piazza Montecitorio, a Roma, questo pomeriggio.

Hanno vegliato in difesa della famiglia naturale, la sola vera famiglia, quella che nasce dall’unione di un uomo e una donna, e per dire un pacifico, ma fermo, “No” alle unioni civili e all’ideologia gender.

La domenica ancora primaverile, il cielo azzurro, i tanti turisti ancora in vacanza nella Capitale e la piazza di non secondaria importanza a livello politico hanno fatto da contorno a questa nuova manifestazione delle Sentinelle in Piedi, che non ha registrato particolari contestazioni.

“Ogni giorno – si legge nel Comunicato Stampa che annunciava la veglia – veniamo raggiunti da una serie ininterrotta di messaggi fatti per convincerci che l’amore sia solo emozione e che nel nostro paese esista una categoria di persone discriminata e privata dei propri diritti a causa dell’orientamento sessuale. Si tratta di una menzogna che si può smontare con il semplice buon senso: non esistono nel nostro ordinamento giuridico diritti preclusi a qualcuno in base alle presunte attrazioni sessuali (che per altro sarebbero eventualmente difficili da dimostrare).

Sentinelle-In-Piedi_Roma_4-10-15 Eppure il buon senso viene sommerso da un’ideologia perversa. Utilizzando le espressioni  “gli omosessuali”, “i gay”, “gli eterosessuali”, la cultura del relativismo – diventata ormai dittatura del Pensiero Unico – svilisce le persone definendole in base all’orientamento sessuale e le strumentalizza per fini politici”.

La battaglia in difesa della realtà più vera di ogni essere umano sta raggiungendo l’apice.

Da un lato vi è chi propaganda l’annullamento di qualsiasi limite (anche quello dettato dalla biologia, che ci vuole persone con patrimonio genetico XX o XY) e un asservimento assoluto alla logica del desiderio; un esempio sistematico in tal senso è l’affermarsi della pratica dell’utero in affitto, per cui il legittimo ‘desiderio’ di un figlio si tramuta in un ‘diritto’ al figlio, senza considerare che questo ha come conseguenza una mercificazione dello stesso (acquistabile su commissione dietro il pagamento di una somma di denaro) e della donna che sarà ‘affittata’ per portare a termine la gravidanza.

Dall’altra vi è invece chi, come le Sentinelle in Piedi, non cede a queste logiche e si espone pubblicamente per affermare che l’uomo vale molto più di quanto ci viene fatto credere e che vi sono delle leggi di natura che, lungi dall’essere un cappio al piede, sono inscritte nell’animo di ognuno per permettergli di arrivare a piena maturità.

Dato quindi il momento attuale, è importante compromettersi in prima persona. Questo anche perché, com’è noto, il mondo politico italiano è assai sensibile agli umori delle piazze.

“Non sappiamo – scrivono ancora le Sentinelle – come finirà, ma certamente la partita va giocata come sola garanzia di una vittoria ancor più necessaria: quella di riuscire a preservare la nostra coscienza dalla falsità che ci circonda, quella di non abituarci alla menzogna. [...] Non scendere in piazza significa lasciare lo spazio pubblico a chi propaganda una falsa idea di libertà, significa lasciare che l’unica opinione pubblica sia quella che sostiene che ogni tipo di unione può essere famiglia in nome del sentimento, significa permettere che l’unica voce in capitolo ce l’abbia chi illude le persone facendo credere che la felicità sia nella rivendicazione di un diritto costruito sull’orientamento sessuale”.

Piazza Montecitorio oggi era gremita di tante persone comuni: nonni e nonne, padri e madri, ragazzi e ragazze... senza nessuna aggressività, senza giudicare alcuno, per il vantaggio di tutta la società.

Ci auguriamo che anche le prossime veglie in programma si contraddistinguano allo stesso modo.

Teresa Moro

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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