14/11/2021 di Luca Volontè

Se persino la Cina apre al terzo figlio. . .

La provincia nordoccidentale cinese di Shaanxi ha approvato una proposta per consentire ai residenti di avere quasi un anno di congedo di maternità pagato.

"Shaanxi vuol dare ai propri cittadini donne un ulteriore mezzo anno di congedo di maternità oltre agli attuali 168 giorni", ha rivelato Reuters. La provincia "sta anche considerando di raddoppiare la durata del congedo di paternità a 30 giorni per le coppie che cercano di avere un terzo figlio".

Il governo cinese, infatti, ha annunciato nuove linee guida a maggio scorso, permettendo alle coppie sposate di avere fino a tre figli. La decisione è stata la risposta agli ultimi dati del censimento cinese, che hanno mostrato un drastico calo del tasso di natalità nazionale. La Cina ha registrato 12 milioni di nascite nel 2020, una cifra "in netto calo rispetto ai 14,65 milioni del 2019 e il più basso dal 1961", citando i dati del censimento cinese del 2020, allora appena pubblicati.

Il partito comunista al potere in Cina ha causato il declino del tasso di natalità della nazione applicando la famigerata politica del "figlio unico" a livello nazionale per decenni a partire dalla fine degli anni '70. Il governo federale ha limitato la dimensione delle famiglie cinesi nel tentativo di frenare l'allora crescente popolazione cinese. La politica era stata alleggerita per consentire due figli per coppia nel 2016, prima di espandersi a tre figli all'inizio di quest'anno. Le concessioni per le famiglie più grandi sono state fatte dopo che il tasso di fertilità della Cina è sceso nel 2020 a soli 1,3 figli per donna.

Un‘altra provincia, quella di Heilongjiang, che confina con la Russia, "permette anche alle coppie nelle città di confine di avere quattro figli, a causa del tasso di natalità inferiore alla media nella remota regione nord-orientale". Il governo cinese prevede di offrire nuovi benefici ai genitori nel tentativo di sostenere la sua nuova politica dei tre figli. Almeno 14 province, tra cui appunto Shaanxi, "hanno modificato le regole locali di pianificazione familiare o stanno cercando di convincere l'opinione pubblica per apportare modifiche alle leggi per conferire ulteriori congedi di maternità o paternità" e altre province cinesi hanno proposto una nuova forma di congedo parentale chiamata "congedo per la crescita dei figli".

Di necessità, la Cina sta facendo virtù, mentre noi italiani che viviamo una tragedia demografica simile le virtù le abbiamo tutte perse.

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