«E’ gravissima l’iniziativa gender promossa dal Comune di Pontassieve, guidata dall’esponente del Pd Monica Marini, in provincia di Firenze, partita dallo scorso 29 novembre, che proseguirà per i prossimi mesi, dal titolo “Facciamo (che parliamo di) sesso!”, organizzati dalla Consulta dei Giovani di Pontassieve. Uno degli incontri sarà addirittura presso l’Istituto Statale Superiore Ernesto Balducci, diretto dal professor Renato Giroldini, con precisa indicazione che si terrà in orario scolastico. In quell’occasione, a febbraio, si parlerà di pornografia e idealizzazione del sesso, del sesso come tabù e di rapporti dolorosi e patologie annesse, mentre negli altri incontri al di fuori della scuola saranno proposti temi delicati e in alcuni casi aberranti come scambismo, poliamore e relazioni aperte, identità di genere, parafilie, comportamenti “non convenzionali” e metodi contraccettivi. Soprattutto l’evento a scuola è gravissimo perché calpesta la libertà educativa dei genitori. Ci chiediamo infatti perché previsto espressamente nell’orario delle lezioni? Dirigente e docenti hanno informato correttamente i genitori e fornito loro il necessario consenso informato preventivo? Per l’ennesima volta la scuola diventa teatro di istanze ideologiche e politiche sulla pelle di giovani e adolescenti e non possiamo accettarlo. Per questo chiediamo al sindaco di ritirare il patrocinio e al dirigente scolastico di annullare l’evento previsto a scuola». Così Donatella Isca, referente regionale della Toscana di Pro Vita & Famiglia onlus e Roberto Lauri, referente per il comune di Pontassieve.