22/08/2014

Polemica sul settimanale “Visto” – Prendi in giro l’Arma e la Chiesa ma non toccare i gay

Le migliori barzellette sui gay”. E scoppia la polemica.

Il settimanale Visto in questi giorni viene distribuito con questo allegato ed apriti cielo! Tutta la schiera di militi della causa LGBT ci si sono buttati a capofitto, come sciacalli che aspettano la carogna. Cosa non si fa per un briciolo di visibilità.

Twitter, facebook ed addirittura petizioni per richiederne il ritiro. Interviene nel dibattito anche il direttore del settimanale, Roberto Alessi, affermando di non essere mortificato ma furente e che non trova l’iniziativa semplicemente di cattivo gusto ma gli fa proprio schifo.

Anche il profilo di Franco Grillini viene inondato di commenti. Mentre l’ex presidente dell’Arcigay ed attuale Consigliere regionale in Emilia Romagna incalza con massime del tipo “Ironia non vuol dire omofobia”, accusando Visto ovviamente della seconda fattispecie, arrivano anche commenti di segno opposto. Molti gay intervengono sostenendo che non sono minimamente toccati dalle barzellette perché vivono il loro essere omosessuale con equilibrio, senza ostentare né lucrandoci sopra. Ogni riferimento a persone e cose probabilmente era voluto.

La stessa iniziativa editoriale che ha promosso la distribuzione del tanto contestato libello, ha portato in edicola –sempre come allegati a Visto- queste settimane libri di barzellette su dottori, sesso e coppie, Totti, suore e preti oltre alle immancabili sui Carabinieri e Berlusconi.

 

Non sono pervenute però le medesime levate di scudi: prendere in giro l’Arma o la Chiesa è cosa buona e giusta probabilmente, come pure le coppie eterosessuali. Guai a toccare i gay!

In tutto ciò arriva una nota di buonsenso da parte dell’editore. Federico Silvestri, amministratore delegato e direttore generale di PRS, afferma: “Difendo e rivendico la scelta di allegare a Visto opere di barzellette su varie tematiche, tra le quali anche i gay, che non sono più un argomento tabù. Si possono prendere in giro tutti, si fanno battute sulla vita di coppia etero, allora perché non si possono fare sui gay?”

E conclude: “Respingo con forza la polemica, anzi la rivolgo a chi la monta: sono loro che discriminano.”

Ma stiamo tranquilli: passati ancora un paio di giorni ed i vari Concia, Grillini & C. dovranno trovarsi un altro argomento su cui giustificare l’aver fatto delle proprie preferenze sessuali un lavoro.

Redazione

 

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