L’ aborto terapeutico ( che però non “cura” niente, ammazza), previsto dalla legge 194 e da tutte le leggi abortiste dei paesi “civili”, consente l’uccisione di tutti i bambini “imperfetti”, anche per un piede torto o il labbro leporino, anche a gravidanza avanzata.
Linda Bannon, invece, è scampata. E’ nata senza braccia, per la sindrome di Holt-Oram, ma non si è arresa: ha condotto una vita normale e felice, come lei stessa attesta nel video in inglese che potete vedere sul blog di Live Action. Quando si è sposata, lei e il marito Richard sapevano che l’handicap di Linda poteva essere ereditario. Ma hanno deciso che anche loro avevano “diritto a un figlio“: incoscienti? Perché? Il “diritto al figlio” è solo delle coppie gay o delle coppie attempate che ricorrono alla provetta?
Insomma: è nato Timmy. E purtroppo anche lui è senza braccia e ha dovuto superare seri problemi cardiaci alla nascita. Ovviamente le pressioni che la coppia ha subito affinché ricorressero all’ aborto terapeutico sono state infinite. Ma Linda e Richard sanno bene che la qualità della vita non dipende dalle braccia: Timmy sta crescendo come tutti i suoi coetanei, perfettamente integrato, perfettamente normale: “Io sono proprio come gli altri bambini. Proprio come loro. E sarò come proprio come loro ogni momento della mia vita.”, dice ad un cero punto nel video. Ma, comunque, il filmato parla da sé.
Molto spesso le persone con disabilità vedono di più e più nel profondo rispetto ai “normali”. Linda Bannon e suo marito hanno visto il valore del piccolo Timmy molto prima della sua nascita. Volevano un figlio, ma non hanno preteso “un figlio perfetto” agli occhi del mondo. E’ chiaro che Timmy sperimenterà circostanze difficili e momenti difficili nel corso della sua vita: come andrà con lo studio, il lavoro, la salute, la fidanzata...? Ma quale madre non ha le stesse preoccupazioni per un figlio “normale”?
Grazie ai genitori che gli hanno dato la vita, Timmy Bannon è qui per sperimentare il bene e il male della vita. Egli è qui per nuotare, andare a scuola, e conoscere l’amore e anche il dolore, come tutti noi. E’ un segno, una testimonianza preziosa per tutti quei nostri figli che vanno in crisi se gli manca l’ultimo modello di telefonino...
E se, vedendo il filmato, vi viene da pensare “Meno male che i Bannon hanno i piedi”, conoscete Nic Vujicic (nella foto)? [chi non lo conoscesse DEVE vedere su youtube “Il Circo della Farfalla”, un piccolo cortometraggio che è un capolavoro assoluto].
Siamo un po’ tutti “Dawkins” , in fondo in fondo, convinti di conoscere i parametri che vanno rispettati affinché la vita sia “degna di essere vissuta”. E poi – nonostante un fisico perfetto e palestrato – finiamo schiavi della droga o nell’abisso della depressione...
Francesca Romana Poleggi
