10/05/2015

No all’aborto: anche il Messico marcia per la vita

Una folla prolife è  scesa nei giorni scorsi per le strade di Città del Messico per ricordare i quasi 140.000 bambini uccisi dall’aborto, e per chiedere che la Corte Suprema di Giustizia che l’aborto non sia legalizzato in tutto il paese.

“E ‘sorprendente che tutti i sondaggi indicano che almeno due terzi della società messicana è contro l’aborto: la Corte dovrebbe tenerne conto!”, hanno detto gli organizzatori della marcia.

Il giorno prima della marcia,  lo stato di Tlaxcala aveva modificato il suo codice penale per consentire l’aborto in caso di stupro, malformazione del bambino, quando la vita o la salute della madre sono a rischio.

Altri due Stati hanno già l’aborto legale. A Città del Messico, però, è anche  gratuito e a richiesta fino a 12 settimane di gestazione.

Bludental

Dal 2007, 18 dei 31 stati del Messico hanno invece modificato le loro costituzioni per proteggere la vita del nascituro, dal concepimento, anche se consentono l’aborto in caso di stupro.

“L’aborto non è un diritto, ma un attacco alla vita, che è il diritto fondamentale di ogni essere umano”, ha detto il vescovo Moreno ai manifestanti. “L’aborto è uccidere un essere inerme, che ha il diritto di vivere e che dobbiamo proteggere”.

Redazione

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.