29/11/2015

Maternità: si fa sterilizzare per non avere figli

La notizia è quasi surreale. Holly Brockwell, ventinovenne londinese, ha ottenuto quanto perseguiva da oramai tre anni: l’autorizzazione ad essere sterilizzata per non ‘correre il rischio’ (sic!) di incappare in una maternità non desiderata.

Il motivo di questa scelta così radicale? “Non voglio avere figli, perché non c’è nulla di attraente per me nel dare la vita ad un altro essere umano“, leggiamo sull’Huffington Post che riporta la notizia. La ragazza preferisce infatti privilegiare la carriera e il suo stile di vita, anziché l’avventura della maternità.

Nella sua battaglia per ottenere l’autorizzazione alla sterilizzazione, la difficoltà più grande in cui è incorsa la donna è stata la ritrosia dei medici a praticare un intervento simile su una persona così giovane. “Eppure per sterilizzarsi non c’è un’età minima stabilita per legge nel Regno Unito – spiegava la giovane in un’intervista rilasciata tempo fa -. Trovo assurdo che [...] una donna sia libera di avere un numero indeterminato di figli, confidando nella sua capacità di prendersi cura di loro, ma non può scegliere di essere sterilizzata“.

matrnità_donna_aborto_societa_emancipazioneQuesto il pensiero di Holly. Eppure analizzando (senza neanche troppa attenzione) la sua vita, si scopre che sua madre non avrebbe voluto avere figli, ma che è stata convinta dal marito a concepire. Da qui è possibile immaginare che probabilmente la ferita di non essere stata desiderata sia per Holly ancora aperta, e talmente lacerante da portarla a scegliere la sterilizzazione. Ovviamente il tutto in maniera inconscia, per quanto facilmente intuibile a uno sguardo esterno.

Il fatto di non lavorare sul proprio passato, cercando di rielaborare i vissuti più o meno tragici attraverso cui si è passati, è spesso fonte di tanti problemi nella relazione con se stessi e con gli altri. La persona in causa, tuttavia, spesso non ha coscienza dei reali movimenti interiori che la portano a fare determinate scelte, ed è qui che entra in gioco l’importanza di vivere in comunione con altri soggetti. In una società come la nostra, però, anche questi semplici – per quanto basilari – vantaggi del vivere insieme stanno venendo meno, in favore di un sempre più spiccato individualismo e in asservimento a un modo di vivere sempre più superficiale e votato alla velocità.

In questo caso a perderci è Holly Brockwell, che deliberatamente sceglie di privarsi del dono della maternità. Domani a chi toccherà?

Teresa Moro

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