03/03/2022

La guerra in Ucraina e l'utero in affitto

Gli scenari di guerra sono sempre terribili, ancor più quando coinvolgono civili innocenti. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, è stato trascurato finora il caos causato dalla guerra nella grande industria dell'utero in affitto che in Ucraina ha una delle sedi principali del mondo. È il capitolo più oscuro finora nella storia della Rivoluzione Riproduttiva.
 
Una delle cliniche più note, BioTexCom , mostra sul suo sito web consigli per i compratori di bambini. bloccati a Kiev, invitando a a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico, osservando le regole. Le madri surrogate, i bambini e gli embrioni sono al sicuro perché la clinica ha organizzato un rifugio antiaereo in un edificio vicino. Le immagini mostrano che al suono di una sirena antiaerea un grande pulman decorato con la scritta "BioTexCom" apre le porte a un paio di dozzine di persone poco vestite, alcune con culle, che poi si trascinano giù per ripide scale di cemento. Una giovane donna con la paura negli occhi guida gli spettatori attraverso stretti corridoi fino a una grande stanza con sacchi a pelo, maschere antigas, una cucina improvvisata, un piccolo bagno e scaffali di cibo in scatola, pannolini e latte artificiale. Sembra un luogo freddo. Le parole del narratore sono rassicuranti; le immagini non lo sono.
 
Secondo la rivista online Quartz, ci sono almeno 33 cliniche di maternità surrogata private e 5 cliniche governative in Ucraina. Ogni anno possono nascere tra 2.000 e 2.500 bambini destinati al mercato dell'utero in affitto. Cosa succede agli embrioni congelati se la corrente si interrompe? Cosa succede alle madri nei villaggi lontani dalle grandi città? Le madri avranno assistenza medica? Qualcuno riuscirà ad attraversare il confine?
 
Nessuno sa come si svolgeranno gli eventi a Kiev e ovviamente come non è un ambiente sicuro per nessun cittadino non lo nemmeno per l'industria dell'utero in affitto. Alcune cliniche con filiali nella vicina Georgia – anch'essa un centro di maternità surrogata – vorrebbero trasferire i loro embrioni congelati dall'Ucraina alla Georgia. Ma al momento le loro possibilità sono scarse: i voli commerciali sono bloccati.
 
Si mettono dunque in pericolo centinaia di donne, di bambini, di gravidanze. Per la guerra? Sì certo, per questa assurda e crudele - come lo sono tutte - guerra, ma anche per l'esistenza, ancora prima della crisi bellica, di un mercato orribile e disumano.
 
Fonte: Bioedge
Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.