12/10/2014

Italiani favorevoli alle nozze gay? Il sondaggio di Repubblica è una bufala!

Guarda caso: mentre il Presidente del Consiglio italiano annuncia – anche in risposta all’iniziativa presa dal suo Ministro degli Interni di stigmatizzare la trascrizione presso i registri dei Comuni dei matrimoni gay contratti all’estero – il varo di un disegno di legge simile alla civil partnership in vigore in Germania, vengono diffusi i risultati di un sondaggio di Demos (l’Istituto di ricerca politica e sociale fondato da Ilvo Diamanti), COME SE FOSSERO UNA VERITA’ INCONTROVERTIBILE e che invece sono MOLTO OPINABILI.
La maggioranza degli italiani sarebbe favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso?

Secondo i giornali che contano, come La Repubblica, l’assenso sarebbe uniforme, per consistenza, per gli elettori di tutti e tre i maggiori partiti. Si va dal 70% di sì degli elettori del Movimento 5 Stelle (anche gli elettori di Sinistra e Libertà si esprimono in una percentuale analoga) al 64% degli elettori di Forza Italia. Distante dai primi due partiti, ma ugualmente maggioritaria, sarebbe la posizione degli elettori del Partito Democratico, favorevoli per il 56%. Per elevare la percentuale, sta provvedendo il Sindaco di Rom, che annunciato proprio in queste ore l’intenzione di trascrivere personalmente i matrimoni contratti all’estero. Dovrebbe essere, in verità, l’ultimo dei suoi pensieri, vista la situazione in cui versa la capitale. Mentre, secondo il sondaggio, 9 elettori su 10 di UDC, Scelta Civica e NCD, sarebbero contrari, come la maggioranza degli elettori di Fratelli d’Italia e Lega.

Ma se guardate sulla pagina di DEMOS (scorretela fino in fondo), vedrete che gli intervistati sono stati solo 1265. Il campione è piccolo. E’ vero che se fosse ben rappresentativo ( e DEMOS è un istituto serio) avrebbe comunque una discreta valenza. Ma come tutti i sondaggi “fotografa” un momento: in questo momento TUTTI parlano della cosa in modo unilaterale e positivo (perfino quelli di Forza Italia che fino a ieri erano biechi “conservatori e fascisti”, secondo buona parte dei loro attuali alleati). Un momento dopo, ammesso che qualcuno parli del lato negativo ddella regolamentazione delle unioni gay (discriminazione e violazione del principio di uguaglianza in primis: chi si sposa assume diritti e doveri. Chi si unisce assume solo diritti) la “fotografia” è diversa.

 

Abbiamo comunque dati più massicci, riferibili per aree di voto politico: quelli di IPSOS (qui) del Luglio 2014, oppure questi riportati dal Foglio. Noi, poi, abbiamo gli screenshot di sondaggi aperti ai lettori di varie testate che potete, se vi interessano, vedere in fondo a questa pagina, e che sono assolutamente tutti contrari alle nozze gay. Cosa che del resto si evinceva  pure  dal sondaggio del Fatto Quotidiano.

Ora, il tempismo di Repubblica è alquanto sospetto: il risultato del mini sondaggio DEMOS sembra proprio una notizia lanciata ad arte per indorare la pillola dell’annuncio di Nitto-Palma (FI) in Commissione Giustizia, sulla prossima regolamentazione delle unioni civili anche tra persone dello stesso sesso.

Abbiamo mandato giù un sacco di balle e di dati distorti e inventati (ricordate le donne morte per aborto clandestino????). Siamo sazi. Sarà difficile farcene digerire ancora.

Redazione

 

 

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