21/04/2016

Il divorzio ferisce i bambini di più che la morte di un genitore

Tutti ammettono che i bambini soffrono quando perdono un genitore. Ma negli ultimi decenni alcuni hanno affermato che i bambini soffrono relativamente poco quando perdono un genitore (solitamente il padre) a causa del divorzio.

Anzi, per promuovere l’approvazione di leggi divorziste, la vulgata proclamava a gran voce che per i bambini sarebbe stato meglio il divorzio, piuttosto che le liti continue, ecc. ecc. Insomma, la separazione aveva – secondo la propaganda – quasi una funzione “riparatrice” di ferite che i figli altrimenti non potevano rimarginare.

Oggi, a distanza di qualche decennio dalla sua legalizzazione, in realtà ci si rende conto che il divorzio danneggia i bambini più gravemente di quanto non faccia la morte dei genitori.

L’ultimo elemento di prova in tal senso è uno studio pubblicato un anno e mezzo fa dai ricercatori della Virginia Commonwealth University e presso l’Università di Tokyo: uno studio che conclude che la separazione dei genitori è un predittore di malattia mentale decisamente più forte della morte dei genitori.

Per confrontare gli effetti psicologici della morte dei genitori con quelli del divorzio, i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti tra il 1993 e il 1998 su 2.605 gemelli di sesso maschile catalogati nel Registro della popolazione della Virginia.

Lo studio ha cercato i collegamenti statistici tra la perdita dei genitori (sia la morte che il divorzio) e  sette disturbi psichiatrici gravi che conducono a pericolo di vita: depressione, disturbo d’ansia, fobie, attacchi di panico, dipendenza da alcol, abuso di farmaci e tossicodipendenza. 

L’analisi dei risultati ha evidenziato che  il divorzio produce di gran lunga maggiori casi di malattie mentali della morte di un genitore. Gli unici disturbi psichiatrici cui può essere associata, sia pur marginalmente, la morte di un genitore sono salvo le fobie.

Un’analisi secondaria ha poi evidenziato che non c’è rilevante differenza tra i casi in cui il bambino resta col padre e quelli in cui resta con la madre (ciò smentisce la razionalità della prassi per cui i giudici danno quasi sempre la custodia dei bambini alle madri), a parte l’acolismo, che è più frequente in coloro che sono stati abbandonati dalla madre.

Gli studiosi – infine – hanno rilevato forti evidenze sul fatto che il trauma per la morte dei genitori persiste per un tempo relativamente più breve, rispetto alle conseguenze del divorzio.

Redazione

Fonte: (Takeshi Otowa et al., “The Impact of Childhood Parental Loss on Risk for Mood, Anxiety and Substance-Use Disorders in a Population-Based Sample of Male Twins,” Psychiatry Research220 [2014]: 404-9)


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