12/08/2015

Gender non solo a scuola, anche in TV

L’ideologia gender e l’omosessualismo che le è contiguo hanno pervaso la nostra cultura.

Se i genitori devono vigilare su ciò che viene insegnato a scuola ai loro bambini, ancor più è necessario fare attenzione ai programmi – anche ai cartoni animati – che essi vedono in TV.

E’, infatti, la televisione una baby sitter troppo comoda e a buon mercato e troppo spesso gli si affidano i ragazzini per parecchie ore ogni giorno...

Quando la serie animata americana “The legend of Korra Ended” è arrivata alla terza stagione, le due eroine si tengono per mano, manifestando un amore omosessuale che fino a quel momento era stato nascosto. Questa è la TV per bambini.

Alcuni giornalisti, come Joanna Robinson di Vanity Fair plaudono alla cosa mentre per altri come Jeff Johnston la manifestazione di legami omosessuali o bisessuali (le due eroine in questione hanno un fidanzato maschio nelle stagioni precedenti) è solo il punto di arrivo di un trend finalizzato a far apparire questi tipi di relazioni normali agli occhi dei più piccoli.

“Ci sono molti personaggi gay e transgender nella TV per bambini” ha detto Johnston in una email a Lifesitenews.

Per esempio nella serie di cartoni animati australiani “SheZow” che narra di un bambino di 12 anni che trova un “anello del potere” che gli permette di diventare donna oppure un episodio nella serie di Disney Channel “Good Luck Charlie” dove una coppia lesbica ha un figlio.

Quel che c’è nella TV per bambini non è altro che il riflesso di quello che sta accadendo nella nostra cultura.

Attualmente, nella tv satellitare, Cartoon Network sta trasmettendo una serie cartoon, “Clarence”, dove il personaggio principale ha due mamme e dove in una puntata c’è un bacio tra due uomini.

Non è una novità, la strategia di chi propugna l’ideologia di genere è ormai nota: somministrare questi contenuti a piccole dosi alle fasce più indifese della popolazione, ovvero i bambini, affinché crescano pensando che non esistano differenze tra uomo e donna e che la famiglia tradizionale sia solo un concetto bigotto e retrogrado.

Bludental

Come al solito, se si parla di America, la cosa sembra molto lontana ma ricordiamo che una larghissima fetta dei programmi in onda nell’altro continente arrivano da noi con una “differita” di qualche mese, solitamente.

Per non parlare di tutto quello che già di tanto in tanto si vede e che a prescindere dall’ideologia gender è fortemente diseducativo, insinua incertezze, confonde il bene con il male, incita alla violenza...

Nella TV e nei film per i grandi gli esempi di “eroi positivi perché omosessuali” si sprecano, ma la TV per i bambini ha un maggiore connotato didattico e i piccoli – da soli – non hanno strumenti per “filtrare” e comprendere a fondo:  il tema della sessualità in certi cartoni, al pari di quelli dove la violenza è predominante, bombardano silenziosamente e “dolcemente” le menti dei bambini, fino a traviarli facendo sembrare loro auspicabile quello che non lo è.

I  genitori hanno comunque il dovere di monitorare costantemente e vigilare su ciò che i figli guardano in TV, forse anche con maggior attenzione rispetto a quello che accade a scuola.

L.T.

Fonte: LifeSiteNews.com

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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