21/03/2016

Gender: l’Università di Verona spende bene i nostri soldi!

“Giù le mani dei bambini”. Gli (pseudo) argomenti scientifici dei discorsi ” no – gender “.

Sarà questo il titolo di un seminario che si terrà all’Università di Verona, organizzato dal Centro di ricerca Politesse – Politica e Teorie della sessualità, che fa parte del Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia  dello stesso Ateneo. 

Il corso darà tenuto da Massimo Prearo e Chiara Sità, alle  15.30, nella sala video (terzo piano) di Palazzo Zorzi, Lungadige Porta Vittoria 17, Verona.

Speriamo davvero  che qualcuno tra i nostri lettori possa andare a sentire cosa dicono, prenda appunti coscienziosamente e ci riferisca.

La curiosità ci è venuta, leggendo la presentazione che ne hanno fatto sul sito webIl dibattito sulla genitorialità omosessuale, che la discussione su DDL Cirinnà ha fortemente intensificato nel corso dell’ultimo anno, ha evidenziato l’impatto pervasivo dei discorsi “no-gender”. Il seminario va in profondità per comprendere i modi in cui una “frode culturale”, fondata sulla inconsistenza scientifica di “ideologia di genere”, è stata massicciamente diffusa in tutta Italia.

Si andrà quindi a capire come questi argomenti si sono andati progressivamente strutturando in una tesi (pseudo) scientifica sul presunto carattere “contro-natura” delle relazioni genitoriali di persone dello stesso sesso e sui “bisogni” e i “diritti” dei bambini.

Ci piacerebbe proprio sentire i loro argomenti “scientifici” contro i nostri argomenti “pseudo scientifici”.

Anzitutto, realisticamente parlando, dovrebbero finirla con le contraddizioni: “genitorialità omosessuale” è una menzogna. Due persone dello stesso sesso non genereranno mai niente, da soli (si devono comprare uteri e /o gameti da qualche parte). E ci piacerebbe anche capire perché “bisogni e diritti” dei bambini sono messi tra virgolette.

Ad aprile, poi, ci sarà un altro seminario davvero interessante: “Fare e disfare la famiglia Dal progetto radicale di Gesù alle prime letture cristiane di Genesi 1-2”. La relazione di Mara Rescio (CISSR – Centro Italiano di Studi Superiori sulle Religioni) si intitolerà: “Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?”. Gesù, i suoi discepoli e la sovversione della famiglia; quella di Arianna Rotondo (Università di Catania): “Maschio e femmina li creò”. Relazione e identità sessuata nelle prime interpretazioni cristiane del racconto biblico della creazione. Si parlerà, cioè, delle “strategie di sovversione della famiglia che le prime testimonianze evangeliche attribuiscono a Gesù, e sulla loro complessa ricezione negli ambienti del cristianesimo primitivo”; e della “storia delle prime letture cristiane del racconto biblico della creazione, facendone emergere i diversi modelli di “naturalizzazione” del concetto di famiglia”.

Anche lì, vorremmo proprio esserci, per stare a sentire. Finalmente potremo sapere (da loro) quello che davvero voleva Gesù, ai suoi tempi, e il Buon Dio, nella notte dei tempi.

Ci piacerebbe anche capire quanti soldi prendono tra denari pubblici e tasse universitarie per pensare così tanto su così tante cose.

 Redazione

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