15/03/2016

Gender fluid: il futuro è già qui... ed è sempre peggio!

Eterosessuali? Omosessuali? Bisessuali? Transgender? Tutto troppo rigido. Ora tra i giovani, secondo Il Fatto Quotidiano, va di moda il gender fluid. Meno problemi, meno responsabilità, meno stress.

I giovani di oggi sarebbero infatti riluttanti all’idea di fare qualsiasi tipo di scelta, anche quando si tratta del proprio partner. Quindi, sarebbe più facile, per loro, vivere liberamente la propria sessualità e reinventarsi ogni giorno come una persona dall’identità diversa.

Il concetto di gender fluid è stato ideato infatti da Lisa Diamond della Utah University e, lamenta Il Fatto Quotidiano, è rimasto un “concetto ancora pieno di pregiudizi e stereotipi” quando ad affrontarlo sono gli over 30, definiti dall’autore dell’articolo come “strutturalmente incapaci di comprendere il fenomeno”.

Se invece ad approcciarsi alla sessualità fluida sono i giovani, cambia tutto: un sondaggio di YouGov, citato dal giornalista, spiega infatti come 1600 ragazzi tra i 18 e i 24, interrogati dai ricercatori, hanno risposto per il 43% di identificarsi in un tipo di sessualità liquida, e quindi priva di riferimenti e classificazioni.

I giovani di oggi, almeno la metà di loro – sempre secondo Il Fatto Quotidiano – sono “aperti alla fluidità dell’orientamento sessuale, a sperimentazioni senza troppi patemi, a conoscersi e conoscere i propri gusti”. Questo anche perché la fluidità sessuale, o pansessualismo, ammette l’articolo, è sempre più presente nelle dichiarazioni dei vip, delle star della moda e della tv, nell’industria del fashion, nel cinema e nelle relative campagne pubblicitarie.

Di solito a fare questo insolito “coming out”, continua Il Fatto, sono le donne: si sono dichiarate di orientamento sessuale “fluido” alcune vere e proprie icone dei teenager (che, manco a farlo apposta, sono appunto quelli che si dichiarano “fluidi” rispetto agli ottusi trentenni), come Rowan Blanchard, la modella britannica Cara Delevingne, le cantanti Miley Cyrus e Lindsay Loan e l’attrice statunitense Kristen Stewart. Comunque il fenomeno sarebbe diffuso anche tra gli uomini.

Secondo Il Fatto Quotidiano, insomma, il mondo corre inesorabilmente verso il “pansessualismo”. E, anzi, gli uomini sarebbero sempre stati, per natura, di orientamento sessuale fluido; poi, vittime di convenzioni o pregiudizi, sono stati costretti a soffocare questa loro natura.

E poco importa ai paladini del progresso se la natura, quella vera, ci mette poco a smontare queste teorie, assegnando all’uno e all’altro sesso distinte e specifiche peculiarità, innegabili e inoccultabili persino sotto la pressione del relativismo più aggressivo.

omofollia_libri_genderUn fenomeno, quello della diffusione del gender fluid, che ProVita ha evidenziato più volte (per esempio qui).

Come ProVita aveva approfondito in un altro articolo, l’obiettivo del gender fluid sarebbe infatti proprio quello di adottare anche per l’essere umano le leggi di “variabilità” che regolano la moda e il mercato.

Altro che “giovani fluidi” oggi, “adulti più consapevoli” domani, come scrivono su Il Fatto. Altro che più liberi, senza pregiudizi e senza condizionamenti. I giovani “fluidi” caduti nella trappola proposta dal turbocapitalismo e dall’industria del consumo hanno già rinunciato alla propria libertà. Hanno svenduto la propria identità e l’hanno sacrificata sull’altare della moda e del consumo. Il loro corpo non è più il loro, fa parte del sistema turbocapitalista, risponde alle sue dinamiche e varia al variare delle mode e delle esigenze di mercato.

Altro che società liberata, qui si rischia una nuova ondata di schiavitù, e quella gender è l’ideologia perfetta per reclutare nuovi schiavi.

Anastasia Filippi

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