04/08/2013

I diritti dei ... pedofili

Non c’è da stupirsi. E’ il logico risultato della cultura omosessualista e del gender. E’ una necessaria conseguenza del libertarismo radicale sfrenato e dell’egualitarismo scervellato e scellerato che si sono andati diffondendo negli ultimi decenni.

Un articolo di  Jack Minor , dal Northern Colorado Gazette, si intitola: “I pedofili vogliono gli stessi diritti degli omosessuali“. L’attrazione per i bambini è un orientamento sessuale come tanti, è un altro dei “generi” in voga. E’ un’altra delle pulsioni che ormai abbiamo imparato ad elevare al rango di “diritto”.

Del resto dal canto loro gli psichiatri stanno facendo in modo di derubricare anche la pedofilia dalle malattie mentali, così come avevano fatto per l’omosessualità negli anni ’70.  Un gruppo di professionisti ha proposto di modificare la definizione di pedofilia contenuta nel Manuale di diagnostica e statistica dei disordini mentali: non più “pedofili”, ma “persone attratte dai minori”, perché bisogna aiutare i professionisti della mente umana a comprendere detti soggetti, aldilà degli “stereotipi” e dei pregiudizi costruiti dalla società. Infatti, secondo loro, gli effetti negativi del sesso tra adulti e bambini sono stati eccessivamente sovrastimati: la grande maggioranza delle persone che ha avuto rapporti con adulti durante l’infanzia  non ha riportato conseguenze sessuali negative una volta raggiunta la maturità.

Questa è una bugia enorme. Lo sanno tutti. Ma uno che si intendeva di comunicazione e propaganda diceva: “Mentite, mentite, qualche cosa resterà...” (Goebels).

Intanto in Olanda già esiste ed è legalmente riconosciuto il “partito dell’amore fraterno”, l’Associazione Martijn, dichiaratamente pedofilo.

La legge che negli USA vieta le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, non specifica cosa significhi e quali siano gli “orientamenti sessuali”. Un emendamento che voleva specificare che la pedofilia non poteva considerarsi tale fu respinto dai Democratici. E molti , infatti, ritengono che la pedofilia sia un orientamento sessuale come “tanti” (ormai siamo tutti d’accordo che  il sesso fra uomo e donna è una banalità, giusto?)

Oggi  inorridiamo di fronte a tali affermazioni. Anche buona parte dei professionisti (medici, psichiatri, psicologi), PER ORA.

Il partito dei pedofili, però, è già forte: visitate per esempio il sito B4U ACT, che si sottotitola “Vivere in verità e dignità”. Dignità per chi? Per i pedofili. Il primo passo – come abbiamo già detto – è cambiarne il nome: qui sostengono che vanno chiamati “persone attratte da minori”.

Il sito è tenuto da professionisti psichiatri e psicologi, quindi ha carattere scientifico. Potrete leggervi che “Le persone attratte dai minori sono esseri umani, non criminali pericolosi o deviati”. La loro “umanità” non viene riconosciuta dall’opinione pubblica, dai media ecc. Sono temuti, incompresi.

Certo, i curatori del sito  si preoccupano di chiarire che non bisogna violare le leggi. Ma – suvvia! – bisogna smetterla di mettere questi poveri esseri umani alla gogna!

Si ripete esattamente ciò che è avvenuto in passato per l’omosessualità: da che era considerata una devianza,oggi si cerca di farla passare per cosa normale. E guai a sostenere il contrario.

La lobby LGTB entra nelle scuole ad insegnare il “gender” ai nostri figli. Planned Parenthood – dove può – insegna la sessualizzazione precoce ai bimbi stessi. Domani qualcuno gli insegnerà che può essere piacevole soddisfare sessualmente qualche vecchio porco (scusate, m’è scappata un’espressione un poco volgare). E chi oserà gridare allo scandalo sarà accusato di intolleranza, discriminazione delle minoranze, istigazione all’odio, e magari di fascismo.

di Francesca Romana Poleggi

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