16/06/2019

Fermare la maternità surrogata è un dovere delle istituzioni

Forse la maternità surrogata non è un fenomeno nuovo, ma certamente nell’ultimo decennio stiamo vivendo un boom inaudito di quella che si è trasformata in una vera e propria forma di schiavitù per donne e bambini. Non ci sono dati precisi sul numero di bambini coinvolti, ma nel 2012 l’industria della maternità surrogata valeva circa 6 miliardi di dollari (4,7 miliardi di sterline) all’anno, lo scrive la Bbc in un recentissimo contributo di Claire Fenton-Glynn della Università di Cambridge.

«Solo nel Regno Unito, il numero di ordini dei genitori effettuati in seguito a un parto surrogato è triplicato da 121 nel 2011 a 368 nel 2018». Il caso della piccola Gammy ha sconvolto il mondo, quando è stato affermato che i genitori avevano lasciato intenzionalmente Gammy, che ha la sindrome di Down, in Thailandia, mentre avevano portato in Australia la sorella gemella non disabile. Oltre alle preoccupazioni sul benessere dei bambini, ci sono anche esempi di madri surrogate sfruttate da veri e propri aguzzini e mantenute in condizioni disumane. Le donne finanziariamente e socialmente vulnerabili possono essere bersagli per il reclutamento di maternità surrogata. In Ucraina, ad esempio, una madre surrogata può guadagnare fino a 20.000 dollari, più di otto volte il reddito medio annuo.

Le preoccupazioni per lo sfruttamento hanno portato molti Paesi a chiudere le loro industrie di maternità surrogata e l’anno scorso l’Onu ha avvertito che «la maternità surrogata commerciale ... di solito equivale alla vendita di bambini». Un problema è che la legislazione sulla maternità surrogata varia enormemente da un Paese all’altro, modellata dalla storia, dalla cultura e dai valori sociali. Non era così la schiavitù sino alla fine dell’800 ed inizi ‘900?

Il fallimento della politica internazionale nel bandire questa pratica schiavista e inumana, sta facendo crescere una forma popolare di “;turismo della salute”, una salute “;riproduttiva” che schiavizza le donne e priva le madri dei propri figli e i bambini di almeno uno (se non due) dei propri genitori naturali. Questo ‘turismo’ crea significativi dilemmi legali che è bene ci si impegni a dipanare nel modo più semplice e giusto. Vietare la maternità surrogata è un dovere, pretendere che sia l’Europa a guidare questa battaglia di civiltà è la nostra speranza sin dai prossimi mesi.

Luca Volontè

Fonte: BBC

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