18/08/2015

Eterofobia – Elton John vs Venezia: da che pulpito viene la predica!

L’eterofobia è ormai di moda.

Tutti fanno a gara per mostrarsi tanto contrari all’omofobia. Ma molti, poi, assumono atteggiamenti aggressivi, insultanti, se non palesemente  violenti, nei confronti di chiunque osi pensare e dire che l’omosessualità non è normale, non è naturale e non può essere proposta come uno dei modelli esistenziali a cui i giovani e i bambini possono rifarsi (e chi sostiene che l’omosessualità sia perciò una condizione che non dà la felicità, sono proprio gli stessi omosessuali).

Uno dei campioni di eterofobia verbalmente violenta è il noto Elton John. Si era già distinto ai tempi delle esternazioni di Domenico Gabbana.

Ieri ha attaccato mediaticamente  il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per aver bandito dalle scuole della città alcuni libri omosessualisti.

Se ancora non l’avete visto, potete guardare il servizio del TG1 che abbiamo postato sulla nostra pagina Facebook.

Notizie Provita – VENEZIA: ELTON JOHN VUOLE L’IDEOLOGIA... | Facebook

Bludental

Ha scritto frasi tipo: “La meravigliosa Venezia sta indubbiamente affondando, ma non tanto rapidamente quanto il bifolco e bigotto Brugnaro”, a cui dà anche dello sciocco.

Certamente Elton John è una star e un musicista di rango, ma umanamente risulta quantomeno piuttosto maleducato. Oppure è talmente accecato dall’eterofobia che non si rende conto che Brugnaro ha fatto quello che ha promesso in campagna elettorale : anche per ciò è stato eletto, democraticamente, dalla maggioranza dei Veneziani. Quindi le offese di Elton John si ripercuotono su una buona parte della cittadinanza lagunare.

Inoltre la sua cosiddetta “famiglia” che sulle riviste patinate definisce “super felice” è costituita da lui, dal suo amante e da due bambini “sintetici” (comprati al mercato dell’utero in affitto) ai quali lo stesso Elton John ha ammesso di aver fatto parecchio del male.

Per non parlare poi delle sue collezioni di foto d’autore che sono tanto  “artistiche” da essere state al centro di uno scandalo perché considerate pedopornografiche.

Insomma: consiglieremmo al grande cantante di continuare a cantare e a far musica. Dare lezioni di etica, di pedagogia  e di morale familiare non ci sembra sia il suo campo: “Ne ultra crepidam!”, disse Apelle al ciabattino che s’era messo a fare il critico d’arte...

Francesca Romana Poleggi

P.S.: Intanto Brugnaro ha solidarizzato col povero Mika, mortalmente offeso su un manifesto pubblicitario da una scritta omofoba (si consolerà con la pubblicità che ha avuto e gli porterà tanti spettatori paganti in più...).

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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