18/09/2020 di Manuela Antonacci

Elezioni Puglia, Romito (Lega): «Ddl Zan pericoloso per tutti, anche a livello regionale»

Si sta per concludere la campagna elettorale in Puglia, in vista delle imminenti elezioni, previste per il 20 e il 21 settembre. I candidati in competizione sono: l’attuale presidente Emiliano, Raffaele Fitto del centrodestra, Antonella Laricchia del Movimento 5stelle, Ivan Scalfarotto, sostenuto da Italia viva e altre liste, Mario Conca (Movimento Cittadini Pugliesi) Pierfranco Rubini (Movimento Fiamma Tricolore) Nicola Cesaria (Lavoro Ambiente e Costituzione) Andre D’Agosto (Riconquistare l’Italia). A sostegno di Raffaele Fitto sono scesi in campo, oltre a Fratelli d’Italia che l’ha presentato come candidato unico del centrodestra, anche la Lega, Nuovo Psi Udc, La Puglia Domani e Forza Italia. Tra questi, spicca il nome di Fabio Romito avvocato di professione e docente presso l'università di Tirana, consigliere Comunale di Bari da 2014 a oggi, già candidato sindaco per il centrodestra alle primarie del 2019, attualmente ricopre anche la carica di segretario sezionale della Lega barese. A Romito da sempre in prima linea per la difesa dei valori non negoziabili, abbiamo rivolto alcune domande.

 

Quali sono le ragioni della Sua candidatura?

«Sono molto semplici, ma è una in particolare: la verità è che io amo la mia terra e in un momento delicato come questo, di grande cambiamento, non potevo assolutamente restare a casa, a guardare mentre i pugliesi lottavano per cancellare la sinistra dalla mia Regione».

Che giudizio dà all’attuale amministrazione?

«Il giudizio sull’attuale amministrazione è assolutamente pessimo perché Emiliano ha pensato solo a gestire, senza aver neanche un’idea di Puglia, senza avere qualcosa da dire rispetto ai programmi e ad una visione di insieme. Ha pensato solo alla becera gestione. A noi interessa invece programmare e pensare al futuro della nostra regione».

Ultimamente incombe un pericolo non piccolo sulle nostre teste, il ddl Zan, cosa pensa di questo disegno di legge?

«Il pericolo rappresentato dal ddl Zan è un pericolo che attiene alla democrazia e alla libertà di pensiero, perché nessuno ha il diritto di discriminare alcuno per nessuna ragione (sfido chiunque a discriminare qualcun altro per questi motivi) ma mettere in relazione delle discriminazioni tali o presunte con invece, il carcere, peraltro affidato ad un’interpretazione che può essere sempre molto personale e sempre molto interpretabile, ritengo che possa essere molto pericoloso. Noi siamo contro tutte le discriminazioni e tutte le discriminazioni non possono trovare dimora nella nostra regione».

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