23/10/2015

Educazione sessuale? Preservativi e lubrificanti per bambini

L’educazione sessuale dovrebbe essere una cosa seria.

Invece vediamo che viene spesso utilizzata per pervertire i bambini ed i giovani. E a volerlo sono le stesse istituzioni pubbliche.

Su La Nuova Bussola, Tommaso Scandroglio ha raccontato che l’amministrazione comunale di Siviglia ha speso 1.470 euro per acquistare 7.000 dosi di lubrificanti vaginali e anali (dato che l’omosessualità ormai è più che sdoganata) da distribuire gratuitamente a ragazzini dai 12 anni in su.

Questo “materiale didattico” è stato consegnato a decine di migliaia di studenti dal 2008 ad oggi, all’interno di un programma di educazione sessuale che interessa molte scuole. Solo nell’anno scolastico 2014-2015 sono stati coinvolti circa 5.500 studenti di 66 scuole.

D’altra parte, dal Comune di Siviglia fanno sapere che «l’educazione sessuale, in qualsiasi fase della vita, non mira semplicemente ad evitare gravidanze indesiderate o la trasmissione di infezioni veneree. Essa mira anche a garantire che ogni persona sia in grado di stabilire relazioni di amore e affettive di qualità, di relazionarsi in modo equilibrato, di riconoscere i propri diritti sessuali e riproduttivi [ovvero si insegna ad abortire, diciamolo chiaramente!], di prendere decisioni in modo libero, di saper chiedere, di dire di no, di soddisfare i propri desideri, di godere delle relazioni erotiche».

educazione-sessuale_ipersessualizzazione_bambine_aborto_businessSesso e godimento, senza alcuna preoccupazione. Gli amministratori sivigliani però dimenticano che più si incentivano i rapporti sessuali senza freni, più aumentano gli aborti. Ma tanto a chi importa? Quel che conta è divertirsi. 

Di fronte a tanta immoralità (anche da un punto di vista meramente laico), il responsabile della programmazione mattutina della Radio Cope, appartenente alla Conferenza episcopale spagnola, Carlos Herrera, per commentare la vicenda non ha trovato niente di meglio da dire che «occorre fare educazione sessuale a bambini tra i 12 e i 18 anni, farli partecipi di questo tema, inoculando in loro responsabilità sessuale prima che si verifichino mali peggiori. È più utile regalare loro preservativi che lubrificanti. In genere a quell’età tu pensi davvero che sentano la mancanza di un lubrificante?».

Il problema quindi è solo il lubrificante. Sarebbe stato meglio un preservativo. La questione morale invece non esiste. E nessuno sembra preoccuparsi troppo del diritto delle famiglie ad educare i propri figli secondo i loro principi: mala tempora currunt... 

Redazione 

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