11/03/2015

Divieto di aborto dopo 20 settimane, in West Virginia

Il West Virginia ignora il veto del governatore: passa il divieto di aborto dopo la 20esima settimana. Purtroppo questo non porrà fine alla strage di bambini nei primi cinque mesi di gravidanza. Ma alcune vite, in questo modo, saranno salvate, e di ciò dobbiamo gioire.

Ben Johnson, su LifeSiteNews, ci aggiorna su una bella notizia proveniente da Charleston, West Virginia: questo Stato è da poco diventato l’11° negli USA ad approvare una legge che vieta l’aborto dopo le 20 settimane di gestazionesoglia in cui, secondo la comunità scientifica, il bambino sicuramente prova dolore.

Il Senato infatti, ha ribaltato il veto del Governatore, Earl Ray Tomblin, che mentre affermava ipocritamente “credo non ci sia dono d’amore più grande del dono della vita”, annunciava il suo tentativo di bloccare il disegno di legge che mira a proteggere – almeno in parte – i bambini non ancora nati.

Tentativo (grazie a Dio) fallito.

The Unborn Child Protection Act Pain-Capable (HB 2568)” diventerà legge una volta decorsi 90 giorni dalla votazione effettuata dai senatori.

Comprensibilmente, la Presidente del gigante dell’aborto Planned Parenthood, Cecile Richards, non l’ha presa molto bene.

Secondo quest’ultima, tale provvedimento è “crudele e pericoloso”. Crudele e pericoloso. E l’aborto invece cosa sarebbe?

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Nancy Northup, presidente del Centro per i diritti riproduttivi di New York, dopo questa votazione ha rincarato la dose, definendola “un attacco insensibile, crudele ed incostituzionale all’assistenza sanitaria per le donne che affrontano situazioni complicate e talvolta pericolose nella loro vita e nelle gravidanze”, aggiungendo che i senatori “dovrebbero vergognarsi”.

Ma si vergogni lei – viene da dire – che passa la vita a combattere contro esseri indifesi nel grembo delle loro madri.

Sul versante opposto, i leader pro-vita nazionali lodano i senatori che hanno sostenuto questo progetto di legge, “per il loro coraggio e la compassione dimostrati, aggiungendo la loro voce a favore della protezione dei bambini non nati che non sono in grado di parlare per se stessi”, ha affermato Mary Spaulding Balch, JD, direttrice della legislazione statale per il Comitato Nazionale del diritto alla vita, condannando apertamente il Governatore Tomblin per la codardia e l’indifferenza dimostrate verso le creature più innocenti del mondo, i bambini non ancora nati.

Mentre altri 10 Stati hanno approvato una qualche forma di disegno di legge sul dolore fetale, una vera e propria legge in materia, attualmente è vigente in soli 8 stati: Alabama, Arkansas, Kansas, Louisiana, Nebraska, North Dakota, Oklahoma e Texas.

Ricordiamo che in Italia la legge 194 del 1978 consente l’aborto fino alla 12esima settimana praticamente senza limiti; ma poi in presenza di grave pericolo per la donna o di malformazione del bambino questa soglia può essere tranquillamente superata.

E purtroppo proprio a grazie a questa previsione, stiamo assistendo ad una vera e propria strage di bambini down: si stima infatti, che nel nostro paese il 97% di loro non riesce a vedere la luce.

Laura Bencetti

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