17/01/2018

Censura e totalitarismo: Macron liberticida

La censura della libera espressione del pensiero è necessaria allo stato totalitario per diventare padrone assoluto dell’opinione pubblica. Come Emmanuel Macron, in Francia, che sta mettendo in atto una politica che mina la libertà delle persone.

Rilanciamo una traduzione con adattamenti dell’editoriale di Guillaume de Thieulloy pubblicato su Liberté politique l’11 gennaio 2018.

Censura e totalitarismo: Macron liberticida

Dopo aver diretto il suo augurio alla stampa, Emmanuel Macron ha annunciato la sua intenzione di legiferare sulle “fake news“, le false notizie, da cui una certa politica pretende di farci credere che sia derivata l’elezione di Donald Trump.
La realtà ci mostra come nessuno sia in grado di provare che quelle “false notizie” abbiano sostanzialmente cambiato la campagna elettorale americana.

È perciò paradossale voler pretendere di assicurare la verità delle informazioni appoggiandosi solamente su semplici notizie senza alcun fondamento scientifico.

Ma la cosa più grave è che  Macron (come molti altri politici nostrani e non, ndR), pretende di essere lui a definire ciò che è vero e ciò che è falso, e di imporre ai francesi la sua visione delle cose.

Non è necessario ricordare che (in Francia, ndR) la pubblicazione di false notizie è già punibile per legge con una ammenda di 45.000 euro, e in più c’è un’aggravante in caso di di turbativa dell’ordine pubblico (art 27 della legge del 29 luglio1881).

La manipolazione di uno scrutinio elettorale, per mezzo di false notizie, è anch’essa punita con un anno di reclusione (non mi pare poco!), e di 15.000 euro di ammenda.

Emmanuel Macron sembra, invece, ispirarsi al modello della legge tedesca nella quale, per evitare le “false notizie”, si può essere puniti con un’ammenda di 50 milioni di euro. Tutto ciò ha fatto sì che Facebook e Twitter abbiano soppresso preventivamente tutti i contenuti che potrebbero essere ritenuti “controversi”.

Questo spiega perché il giornale satirico tedesco Titanic abbia visto sospeso il suo profilo Twitter per “razzismo”, per aver parodiato la dirigente dell’AfD, Beatrix von Storch.

Davvero un immenso progresso per la libertà d’espressione! (Il fatto è che questo “immenso progresso” è purtroppo in espansione, Ndt).

Grazie al progetto macroniano, si potranno censurare, non solamente tutti i media dissidenti, ma anche tutti quelli che non saranno politicamente corretti. In altre parole in nome della libertà di stampa  Emmanuel Macron pretende il diritto di censura!

Il comportamento  orwelliano di Macron merita di essere letto con molta attenzione.

Egli vuole limitare le libertà per lottare contro la tentazione illiberale. È già qualcosa di assurdo censurare per lottare contro una semplice tentazione, ma prendere delle misure liberticide per lottare contro l’illiberalismo sorpassa ogni fantasia! (L’autore definisce queste misure come orwelliane. Beh, sappiamo che più di 100 anni fa anche Robert Benson, nel suo romanzo Il padrone del mondo, parlava della “nuova religione umanitaria”, coi suoi dogmi, i suoi “chierici”, le sue liturgie, le sue censure rieducative. Cose già viste del resto nei sanguinosi e liberticidi totalitarismi del passato. Ma è questa l’Europa che vogliono? Ndt).

Macron pretende di lottare contro la teoria del complotto, affermando l’esistenza di un complotto mondiale, che ha per strategia la diffusione di fake news!

Oltretutto pretende di lottare contro il relativismo, nello stesso tempo in cui i suoi amici e mentori, dopo il maggio del ’68 hanno imposto la famosa decostruzione, in nome della quale la bellezza vale quanto la bruttura, la verità quanto la menzogna, il bene quanto il male. (Questa è semplicemente quella che Papa Ratzinger definiva come “dittatura del relativismo”, Ndt).

Oso sperare che la destra si opporrà a questa deriva profondamente liberticida. Ma non è il caso di contare troppo sui partiti, dal momento che il Fronte Nazionale (FN), e LR (Les republicains), sono in cattive condizioni dopo la batosta elettorale della scorsa primavera.

A noi spetta il compito di preservare quel poco di libertà che ci rimane. E rinserrare le fila è una delle principali garanzie per la nostra libertà. Tutto ciò, del resto, è una spiegazione di come le oligarchie siano all’attacco.

Claudio Forti

Fonte: Liberté Politique

 


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