13/11/2021 di Manuela Antonacci

Caso choc di Utero in Affitto. Bimba “commissionata” e poi abbandonata

Tutto è iniziato oltre un anno fa, quando due “aspiranti genitori”, una coppia italiana, ha fatto ricorso  alla maternità surrogata in Ucraina per avere una figlia. Dopodiché, dopo un anno dalla nascita in affidamento ad una baby-sitter (anche complici le restrizioni anti-Covid) l’abbandono. Senza un motivo. Senza un perché. “Genitori” spariti nel nulla.

L’incredibile e vergognosa vicenda è stata ricostruita dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip), l’ufficio interforze della Direzione centrale della Polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, che ha gestito l’intera vicenda, fino alla sua conclusione.

I due aspiranti genitori si erano recati in Ucraina nell’agosto del 2020 per assistere personalmente alla nascita della bambina, tramite madre surrogata. Infatti, in questo paese è possibile, per le coppie eterosessuali, straniere e sposate fare ricorso all’utero in affitto, anche tramite fecondazione eterologa.

E’ accaduto, però, che dopo il riconoscimento della bambina, una volta rientrati in Italia, i due hanno affidato la piccola totalmente nelle mani di una baby sitter che era stata reperita sul posto. Dopo un anno, non avendo più avuto notizie dei genitori e non avendo più ricevuto il compenso stabilito, la baby-sitter si è rivolta al consolato italiano.

La Procura della Repubblica e la Procura della Repubblica dei Minori hanno accertato la reale intenzione dei genitori di non voler riavere la bambina. I motivi non si conoscono ancora, ma purtroppo non è la prima volta che accade qualcosa del genere in un paese, come l’Ucraina, che è la patria dell’utero in affitto a basso costo, da parte di “clienti” italiani, americani e francesi.

Pensiamo infatti al caso della piccola Bridget, nata due anni fa, sempre in Ucraina, tramite utero in affitto, prima ordinata “su commissione” da una coppia americana e poi rifiutata, in quanto considerata alla pari di un prodotto “difettato” e che, a causa del comportamento dei suoi “genitori legali”, ora è costretta a vivere, senza il conforto di una famiglia, in orfanotrofio.

Per questo in Italia, ci sono diverse proposte di legge con cui si intende perseguire penalmente l’utero in affitto anche se commesso all’estero da cittadini italiani.

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