23/11/2019

Vulve parlanti e pseudo-femministe

In questi giorni è divampata una polemica abbastanza accesa (anzi piuttosto violenta) da parte delle pseudo-femministe di Non Una Di Meno contro il Consigliere Comunale Piero Catellano di Alessandria (si veda qui, per esempio).

Gli "esperti" pronti a sanzionare i "discorsi d'odio" dovrebbero farsi un giro sui social per vedere cosa scrivono le  signore suddette nei confronti di Castellano. Del resto lo stile violento e intimidatorio è tipico di certe signore, visto per esempio come lo stesso gruppo ha contrastato tempo fa la proposta di delibera del Consiglio Comunale a favore delle donne incinte in difficoltà che vorrebbero scegliere di partorire e non di abortire. 

Ma si sa: ormai il metro di giudizio sulla violenza e gli haters è assolutamente strabico e visionario, condizionato fortemente dall'ideologia. 

Una cosa, però ci ha colpito in questa ultima querelle. Le pseudo-femministe si sono scagliate contro Castellano perché ha detto in una dichiarazione tutta a favore della pari dignità delle donne che esse sono "la spalla dell'uomo".

Le pseudo-femministe l'hanno presa come un'onta che si può lavare solo col sangue: perché?

Credo che sia un'evidenza comune che "dietro ogni grande uomo c'è una grande donna", cioè che l'uomo, da solo, si perde, senza l'appoggio, l'alleanza e il sotegno di una donna. Magari qualche  maschilista ci accuserà di sessismo all'incontrario: non ce ne voglia. La cosa è data dal fatto che i due sessi sono davvero complementari e le coppie servono a completarsi a vicenda. Oserei avanzare l'ipotesi, però, che le donne da sole se la cavano molto meglio degli uomini (e gli uomini onesti lo ammettono).

Per me, quindi, donna, il Consigliere Castellano ha ragione.

C'è poi un altro fatto.

Le stesse pseudo-femministe che l'hanno aggredito mediaticamente hanno ideato dei "laboratori" intitolati "Le vulve parlanti". Di contorno esiste tutta una produzione di  peluche, pannolenci, motivi decorativi di abiti, borse, scarpe ecc., a forma di vulva.

A leggere quel che dicono, pare che ciò serva a far conoscere alle donne il proprio sesso.

A parte il fatto che per conoscere il proprio sesso di solito basta una mamma normale, eventualmente questa mancasse o non fosse normale, esiste una vasta letteratura specialistica e divulgativa dotata di ampie e dettagliate illustrazioni.

Ma davvero le pseudo-femministe di Non Una Di Meno pensano che per conoscere il sesso femminile basta conoscere la vulva? Il sesso non è dato solo dagli organi genitali (esterni) è tutto un insieme psico - fisiologico molto  complesso. E ridurre una donna a una vulva parlante, questo sì io, donna, lo considero oggettivante, irrispettoso e sessista. 

Quelli che vedono le donne come vulve parlanti di solito le usano e gettano per godersela un po', quando addirittura non le violentano.

Capite perché per me quelle sono pseudo-femministe?

C'era una canzonetta tempo fa che diceva « siamo donne, oltre le gambe c'è di più», o qualcosa del genere. Bisognerebbe cantarla alle pseudo-femministe: perché oltre la vulva c'è di più, c'è molto di più.

Francesca Romana Poleggi (vera femminista)

 

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